Un'etichetta per cinesi

Edoardo Narduzzi
Numeri da record nel 2014 per il turismo cinese. Ben 117 milioni di viaggiatori cinesi all’estero in un solo anno.

    Numeri da record nel 2014 per il turismo cinese. Ben 117 milioni di viaggiatori cinesi all’estero in un solo anno. Tutti in fila per vedere il Louvre o per fotografare New York. Una incredibile occasione di business regalata dalla globalizzazione alla modernità. E l’enologia italiana come ne può approfittare? I cinesi ancora bevono poco vino e quel poco che bevono è soprattutto rosso, ma quando sono all’estero per turismo sono sperimentatori e possono essere “educati” a conoscere etichette che poi, una volta tornati a casa, potranno continuare a consumare. E in questo caso con dei neofiti consumatori cinesi il packaging della bottiglia può essere una sorta di killer application enologica. Secondo uno studio, condotto da Luiz de Mello e Ricardo Pires Gonçalves de Borobia dell’Università autonoma della Catalogna tra i consumatori spagnoli, i colori preferiti sono il marrone, il giallo, il nero ed il verde soprattutto se associati a etichette con forme rettangolari o esagonali. Infatti, non è tanto il solo colore o la semplice forma che caratterizzano un etichetta vinicola a essere vincente, ma il combinato dei due insieme. La spiegazione sottostante la persistenza dei gusti dei consumatori in favore di taluni binomi forma-colore dell’etichetta può essere spiegata in vario modo. Alcuni colori, ad esempio, il giallo e il verde evocano sensazioni di eccitazione e rilanciano l’immaginazione di territori o zone, il verde poi è associato da chi acquista anche al concetto di calma e tranquillità una sensazione che sopravvive a livello trasversale tra le varie culture. Il marrone e il nero, invece, sono percepiti come colori formali e “mascolini” quindi preferiti da consumatori con queste inclinazioni. Un rettangolo colorato di nero pare dunque essere l’etichetta vincente per conquistare il viaggiatore cinese a spasso per il mondo.