Prosit, Herr Weidmann
Il numero uno della Bundesbank, Jens Weidmann, e quello della Banca di Francia, François Villeroy de Galhau, hanno proposto la creazione di un ministero delle Finanze unico per l’intera Eurozona. E’ ormai chiaro che i governi dei singoli paesi, oggetto di attenzioni da parte di Lady Spread, non sono in grado di ridurre lo stock di debito pubblico o di tagliare la spesa corrente neppure sotto la minaccia di un ritorno dello spread a quota 500. Il ciclo lungo, quasi infinito, della crisi dell’Eurozona lo certifica. Meglio voltare pagina, dunque, e affidare a un’unica autorità politica europea la politica di bilancio e quella fiscale.
L’asse franco-tedesco continua a tenere, quindi, ben saldo il timone dell’euro. E festeggia alla sintonia con calici di bianchi profumati di frontiera. Un moscato coltivato nella regione di Baden, quella che costeggia l’Alsazia francese, per Weidmann. Quello dell’annata del 2008 prodotto dalla cantina Weingut Martin Wassmer: Steilhang Alte Reben Muskateller Beerenauslese che ha un prezzo medio di 110 euro. Un Rieslig e un Gewürztraminer, vini alsaziani, invece per Villeroy. Un Grand Cru prodotto dal Domaine Weinbach, il Riesling Schlossberg Cuvée Sainte Catherine. L’Inedit dal costo medio di 114 euro, e un’etichetta della vendemmia del 1997 del Hugel & Fils Gewürztraminer Sélection de Grains Nobles, un bianco che costa non meno di 127 euro la bottiglia.
Grandi profumi di vini bianchi cresciuti nella regione dei monti Vosgi per augurare lunga vita all’appena battezzato neo ministro delle Finanze della moneta unica. Almeno si farà della sana revisione della spesa dei parlamenti nazionali sempre più svuotati di competenze. Prosit.
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