Paolo Gentiloni (foto LaPresse)

L'Albo d'oro

Redazione

Se il Conte Gentiloni-Silverj resta a Palazzo Chigi, chi arriverà primo al traguardo della nobiltà?

Titoli & titolati. Signori si nasce! Il ritorno di Matteo Renzi è sempre più improbabile, il Conte Gentiloni-Silverj resta saldo a Palazzo Chigi e perciò continua la gara dei più titolati tra i giornalisti per arrivare primi al traguardo dell’Albo d’oro della nobiltà.

Titoli & titolati. Signori si nasce! Renzi è ormai schizzato dalla bocciofila, figurarsi dal Circolo degli Scacchi ma Marione Calabresi, più renziano della Maria Elena Boschi spara in prima pagina un grande scoop.

Titoli & titolati. Signori si nasce! Abbarbicato alla poltrona di Repubblica, Marione nostro scatena due formidabili notisti, ovvero Stefano Folli e Michele Serra, e può così sparare in prima pagina il risultato delle ricerche condotte dai due illustri giornalisti al municipio di Rignano: “Anche Matteuccio è Conte, come e più di Gentiloni-Silverj. E Maria Elena è Granduchessa d’Etruria”. Interviene Natalia Aspesi: “E’ la nostra Sissi”.

Titoli & titolati. Signori si nasce! Il lavoro di Repubblica non si ferma ai soli Matteo e Maria Elena, anzi, arriva anche a Luca Lotti di cui si svelano i magnanimi lombi: è Conte di Montelupo e Barone del Nicchio. E non finisce qui. Un intero numero di Robinson viene dedicato al ministro Lotti che vincerà finalmente il Palio grazie a “un’arma segreta”.

Titoli & titolati. Signori si nasce! Lotti vincerà il Palio grazie a uno stallone allevato segretamente nelle scuderie di palazzo Reale a Monza portato al pascolo da un barbaresco d’eccezione: Lucianino Fontana, direttore del Corriere della Sera, certo, ma per l’occasione degnamente fotografato sulla copertina di Robinson come e meglio di Maria De Filippi prestata alla vetrina di Sanremo.

Titoli & titolati. Signori si nasce! Gianni & Riotto detto Johnny si sottrae alla gara dei quarti di nobiltà e dalla sua nuova rubrica delle lettere sulla Stampa fa una sua combattiva opposizione alla recrudescenza dei nobilastri in nome dei sacri principi scoutistici. Lascia che sia Renzi stesso a scrivere in incognito e allo stesso Matteo poi fa dare le risposte su cui lui – titolare della rubrica – aggiunge dei complimenti. E degli insulti, va da sé, contro il Conte Gentiloni-Silverj, caporione della reazione, ostile alle Riforme.

Titoli & titolati. Signori si nasce! Fedeltà è più forte del fuoco. Si pente Paolo Di Canio, l’ex campione della Lazio, ormai (sob!) anche ex fascista – “Ho tre fratelli che votano a sinistra”, ha detto per dare nuove credenziali – non devono poi pentirsi i giornalisti renziani? Con la gara verso l’Albo d’Oro della nobiltà c’è anche quella del disconoscimento di Matteo in favore di altri lidi.

Titoli & titolati. Signori si nasce! Anche Mario Orfeo Orfei detto Moiro, trascinando con sé l’intrepido Marco Frittella ?– rispettivamente sono direttore e prima firma del Tg1 – decide una soluzione drastica: si fa rimuovere dolorosamente i tatuaggi di Lotti e Maria Etruria rivelando le loro autentiche radici. Moiro può ben mostrare sul bicipite, adesso, il sorridente volto di Italo Bocchino mentre Frittella, sul petto, il seducente profilo di Nunzia De Girolamo.

Titoli & titolati. Signori si nasce! Un capolavoro, e non può che essere tale, il colpo di scena offerto da Joe Servegnini. Pur impegnato nel suo progetto editoriale segretissimo commissionatogli da Urbano Cairo, Joe non dimentica il suo proposito di vendetta contro Matteo, contro Maria Elena, contro Lotti e figurarsi quanto contro il Conte Paolo Gentiloni-Silverj.

Titoli & titolati. Signori si nasce! Araldica alla mano, albero genealogico come fosse acqua corrente, Joe – spumeggiante sempre più con la sua frezza bianca da suora laica – può certificare quanto segue: di essere il terzo fratello di Andrea e Luca Zappacosta e di essere il fratello naturale segreto delle sorelle Paola e Annalisa Taverna.

Titoli & titolati. Signori si nasce! Non solo Marcel, si dice tra sé e sé Riotto, “non solo si deve patire la concorrenza di Sorgi, sempre prima in tutto; adesso anche Servegnini?”. Indispettito, dunque, Riotto, tagliata l’irsuta barba, rivela di essere direttamente la terza sorella Taverna, vestale del grillismo. E mette a disposizione di Rocco Casalino la sua rubrica delle lettere alla Stampa. Senza titoli e senza titolati.

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