Polizze e rotative
Una montagna di carta con cui il giornalismo libero redige assicurazioni senza scadenza
Non solo Romeo, non solo Raggi. Polizze per tutti. Si scopron le cedole, si levano i fondi. Non ci sono solo le polizze di Salvatore Romeo a favore e a insaputa di Virginia Raggi. Anche i giornalisti sottoscrivono polizze a insaputa dei beneficiari. Si trovano assicurazioni sulla vita come se piovesse, anzi, come promesse d’imperitura fedeltà.
Non solo Romeo, non solo Raggi. Stipule & Rotative. Non solo Romeo, non solo Raggi. Stipule & Rotative. Emiliano Fittipaldi dell’Espresso e Marco Lillo del Fatto Quotidiano scoprono tutto un filone di cedole, contratti e donazioni. Una montagna di carta con cui il fior fiore del giornalismo libero redige le assicurazioni senza scadenza all’insaputa dei propri beniamini. Ed è, manco a dirlo, Beppe Servegnini detto Joe il primo del campione della libera stampa a stipulare polizze senza scadenza dal valore simbolico di un miliardo di cuoricini a favore – manco a dirlo! – di Matteo Renzi. Causale: motivi affettivi!
Non solo Romeo, non solo Raggi. Giornalisti elargiscono rendite vitalizie. Non c’è obbligo di comunicazione ma il beneficiante, come nel caso di Joe, al beneficiato – ovvero Matteo – comunica l’avvenuta stipula e oltre ai cuoricini assicura un capitale ben cospicuo: una fornitura di due dozzine d’impermeabili bianchi, una candida frezza, una dentiera adatta alla mascella trapezoidale e ben due blocchetti di buono-taxi, controfirmati da Urbano Cairo, per la corsa Milano-Crema, andata e ritorno. Causale: motivi di nostalgia.
Non solo Romeo, non solo Raggi. Stipule & Rotative. Ben due grossi calibri del giornalismo dalla schiena dritta vanno a beneficiare Luca Lotti, potentissimo plenipotenziario del Giglio Magico, nonché futuro ambasciatore a Washington. E sono Moiro Orfeo detto Orfei, direttore del Tg1, e Marco Fritto Frittella, il numero uno degli inviati, a sottoscrivere nottetempo un’assicurazione congiunta sulla propria vita e su quella dei redattori presenti nell’intero caseggiato di Saxa-Rubra.
Non solo Romeo, non solo Raggi. Stipule & Rotative. Il capitale da maturare, va da sé, è tutto in cuoricini. Ma anche in competenze. Moiro si offre già da subito per domare, frusta in pugno, i ricci ribelli del fierocrinuto Lotti (“Sono più feroci delle tigri di Rignano”) , mentre Frittella, con le tasche colme di zollette di zucchero, rabbonisce i cavalli della Contrada del Nicchio. Causale: relazione intellettuale.
Non solo Romeo, non solo Raggi. Polizze per tutti. Si scopron le cedole, si levano i fondi. Marione Calabresi, incautamente direttore di Repubblica, fa ben più di una semplice assicurazione sulla vita (con beneficiario Nico Stumpo), paga le bollette della luce a Ernesto Carbone, a sua insaputa naturalmente, quindi gli controlla la pressione degli pneumatici della storica Smart (a bordo della quale Matteo varcò la soglia di Palazzo Chigi) e poi fa trovare il caffè sospeso a Pina Picierno in ogni dove, anche nei bar sotto la redazione – sulla Cristoforo Colombo, a Roma – costringendo i baristi a rivalersi su Massimo Giannini, facendoglieli pagare il doppio. Causale: Giannini è anti-renziano.
Non solo Romeo, non solo Raggi. Stipule & Rotative. Si scopron le cedole, si levano i fondi. Gianni & Riotto detto Johnny stipula un’assicurazione su qualcosa di ben più importante di se stesso: le treccine di Maria Elena Bostik. A insaputa del sottosegretario, già ministro, e comunque giglio centrale del Giglio Magico, la Bostik si ritrova beneficiaria di una tutela. E’ quella che Riotto sottoscrive, con una polizza, sull’integrità delle treccine tempo fa intrecciate dai bimbi congolesi alla bella Maria Elena nel viaggio verso l’Italia.
Non solo Romeo, non solo Raggi. Stipule & Rotative. Si scopron le cedole, si levano i fondi. Polizze per tutti, certo, ma non è da tutti – tra i giornalisti – essere indicato beneficiario da cedole sottoscritte dai più alti vertici istituzionali d’Italia, del mondo intero e da personalità di assoluto quali Melania Trump.
Non solo Romeo, non solo Raggi. Non solo dunque il Quirinale, la Presidenza del Senato, quindi la Corte di cassazione, il Csm e chi ne ha più ne metta. Anche il Cremlino, la Casa Rosada e la Casa Bianca – secondo lo scoop di Lillo e Fittipaldi – hanno sottoscritto la stessa polizza di millanta kisses. A un solo beneficiario: Marcel, ovvero, Marcello Sorgi, il più autorevole e più fantastico dei giornalisti italiani. Mentre il povero Johnny, come al solito, patate.
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