Joe si sposa
Fiori d’arancio per Servegnini che, in abito bianco, si prepara al grande passo. Ecco gli invitati
Bau-Sette-7! Mi amo e mi sposo. Fiori d’arancio a 7, il settimanale del Corriere della Sera pagato con buoni taxi Milano-Crema. Joe Servegnini, il direttore, convola a nozze. Come Nello Ruggiero, il parrucchiere delle dive, Joe sposa se stesso. In abito bianco, con le colleghe a far da damigelle, Servegnini si marita.
Bau-Sette-7! Mi amo e mi sposo. A officiare la cerimonia, accogliendo i partecipanti a Largo Treves, non c’è il sindaco della città, Beppe Sala, ma Matteo Renzi in persona. Lo accompagna Testimoni del mono-sposo sono i due fuoriclasse del giornalismo autorevole: Gianni & Riotto detto Johnny e poi, accompagnato da un corteo di tigri, Mario Orfeo Orfei detto Moiro.
Bau-Sette-7! Mi amo e mi sposo. Vestito di bianco, Joe, con uno strascico sull’impermeabile – color panna – lungo dodici metri. Il corteo nuziale è impressionante. Joe spadroneggia: 300 taxi sulla tratta Milano-Crema, due per ogni invitato. Lo sposo, mano nella mano con se stesso, siede su un risciò trainato da aspiranti stagisti vestiti da paggetti incoraggiati da Irene (vero, Irene?) a colpi di frusta.
Bau-Sette-7! Mi amo e mi sposo. Paga il ricevimento, manco a dirlo, Urbano Cairo. Il munifico editore fa le cose in grande e non bada a spese: quello che resta dei catering impegnati per gli ospiti degli studi televisivi de La7 viene riciclato per il banchetto nuziale di Joe. E sono bottiglie a metà di acqua minerale, Coca-Cola sgasate, pizza al taglio, panini con Nutella e – crepi l’avarizia – la Fanta, che forse non sarà buona, ma ce n’è tanta!
Bau-Sette-7! Mi amo e mi sposo. Grande copertura per l’evento. Il direttore del Tg, testimone beato, altresì acconsente – considerata la fausta occasione – che la diretta televisiva non sia un'esclusiva della sola Rai, bensì di tutte le emittenti. Nazionali e internazionali. Enrico Mentana, manco a dirlo, fa una “maratonamentana” con un parterre straordinario: Franco Bechis, Mario Sechi, Marco Damilano e il nostro Salvatore Merlo. In collegamento, manco a dirlo, Alessandra Sardoni.
Bau-Sette-7. Mi amo e mi sposo. Anche il Viminale è in stato d’allerta e il ministro Marco Minniti dispone il fermo di polizia di Ferruccio de Bortoli ed Enrico Lucci per non turbare, già con la loro presenza, il lieto evento (un’iniziativa, quella del ministro dell’Interno, più che obbligata: De Bortoli, infatti, da qualche giorno gira vestito da Gran Maestro della Massoneria Etrusca…”).
Bau-Sette-7! Mi amo e mi sposo. Fiori d’arancio tutti per Joe ma è gara di narcisi tra gli invitati: Alessandro Meluzzi arriva vestito da archimandrita ortodosso, Giovanni Bazoli addobbato da penitente della Settimana Santa e Joe, allora, per non farsi rubare la scena, si fa nominare Gran Mogol di 7 da Chiara Severgnini mentre Irene (vero, Irene?) lo proclama Gran Visir di via Solferino.
Bau-Sette-7! Mi amo e mi sposo. Fiori d’arancio in via Solferino. Lucianino Fontana, direttore del Corriere, teme la frezza bianca di Joe e boicotta la cerimonia con una carica di asinelli lanciata per disperdere gli invitati. Non ha fatto i conti con gli amici degli amici. Prontamente, infatti, interviene la pattuglia di guardie giurate di Banca Etruria e così, affilati i coltelli – zac & zac – in men che non si dica di tutto il branco asinino si fa mortadella (subito offerta agli ospiti da Cairo, pur febbricitante nella trattativa col catering).
Bau-Sette-7! Mi amo e mi sposo. Il trionfo di 7 coincide con la sontuosa festa del nubendo Joe. Al Venerdì di Repubblica schiattano dalla rabbia, anche Io Donna soffre non poco il successo di Servegnini che, giustamente, non può che amarsi e sposarsi, nel trionfo del fai da te. Myrta Merlino reclama per l’Aria che Tira uno speciale sulla prima notte e Joe, generoso, promette la consegna dell’impermeabile a riprova del felice esito.
Bau-Sette-7! Si ama e si sposta, Servegnini. E’ un bel guaio, comunque, il problema del catering. Pur splendido, Cairo tratta – chiede lo sconto sui salatini – ma Joe (vero, Irene?) non transige: “Al mio matrimonio si serve caviale iraniano, le uova di lompo se le mangi Pier Luigi Vercesi!”.
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