La vita è 'na trivella
Anche Obama ora dice “drill, baby, drill” come una Sarah Palin qualsiasi
Per annunciare la moderata apertura alle trivellazioni petrolifere in mare aperto, Barack Obama ha scelto un hangar della base militare di Andrews, nel Maryland. Una trovata che spiega in sintesi i due livelli che Obama vuole conciliare nella partita energetica: da una parte, l'efficienza, il rilancio del lavoro e l'affrancamento dal petrolio straniero; dall'altra, la sensibilità della sinistra ambientalista, che vede la liberalizzazione di ieri come la vendetta del “drill, baby, drill”, l'esortazione di Sarah Palin a togliere i freni alla trivella.
Per annunciare la moderata apertura alle trivellazioni petrolifere in mare aperto, Barack Obama ha scelto un hangar della base militare di Andrews, nel Maryland. Il presidente ha fatto piazzare alle spalle del podio un caccia F-18 alimentato a biocarburante. Una trovata che spiega in sintesi i due livelli che Obama vuole conciliare nella partita energetica: da una parte, l'efficienza, il rilancio del lavoro e l'affrancamento dal petrolio straniero; dall'altra, la sensibilità della sinistra ambientalista, che vede la liberalizzazione di ieri come la vendetta del “drill, baby, drill”, l'esortazione di Sarah Palin a togliere i freni alla trivella.
Quella sancita da Obama è una riforma centrista che abolisce la ventennale moratoria petrolifera in alcune aree della costa atlantica (dai litorali del Delaware giù fino alla Florida), del Golfo del Messico e sulla costa artica dell'Alaska, con l'eccezione della baia di Bristol. Le operazioni effettive partiranno al largo della Virginia. Obama ha cercato di anticipare le critiche da destra e da sinistra: ha riportato alla reltà gli ambientalisti, ricordando che l'America produce il due per cento del fabbisogno energetico interno, mentre consuma il 25 per cento del petrolio a livello mondiale, quindi l'immobilismo sulle fonti esauribili è sconsigliabile. Ai conservatori ha detto che la nuova era energetica arriverà con una combinazione di fonti esauribili e rinnovabili.
Niente aperture per le risorse nella ricca costa del Pacifico, dove parlare di trivellazioni in mare aperto è un tabù da quarant'anni. Durante l'ultima campagna elettorale lo speaker californiano della Camera, Nancy Pelosi, si è opposta ai repubblicani che volevano liberalizzare le esplorazioni per rilanciare l'economia, e ha detto che lei stava “soltanto cercando di salvare il pianeta”. Il provvedimento obamiano non distingue vincitori e vinti. L'associazione ambientalista League of Conservation Voters parla di un “annuncio molto deludente”, mentre i conservatori non sorridono. “Proibire le trivellazioni nei giacimenti del Golfo del Messico, del Pacifico e dell'Alaska non ha nessun senso”, ha detto il leader repubblicano alla Camera, John Boehner.


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