Dominique Strauss Kahn torna libero

La procura di New York ha accettato di rilasciare l'ex direttore del Fondo monetario internazionale, dopo i dubbi circolati sull'autenticità delle accuse rivolte all'economista francese dalla cameriera del Sofitel di New York Ofelia. Sarà restituta anche la cauzione di un milione di dollari versata subito dopo la prima udienza per ottenere gli arresti domiciliari. L'ex direttore del Fmi potrà anche viaggiare all'interno degli Stati Uniti.

Questa mattina un grandioso scoop del New York Times riportava delle indiscrezioni secondo le quali gli investigatori avevano trovato le prove che avrebbero compromesso pesantemente la credibilità della vittima. La smoking gun è la telefonata che ha fatto il giorno del presunto stupro a un tizio in carcere per spaccio e riciclaggio: con lui ha discusso i possibili benefici della denuncia e naturalmente la telefonata era registrata. In più ha mentito a proposito delle condizioni dell'asilo politico e su altri stupri che ha detto di aver subito. Fonti della procura confermano che il racconto di lei è pieno di buchi e contraddizioni, e sembra che abbia mentito dall'inizio alla fine.

Rimane la prova del dna sui vestiti, ma questo non dimostra la violenza. Insomma, tutta l'impalcatura dell'accusa si sta sciogliendo al sole e oggi alle 17.30 italiane DSK incontra il procuratore generale per chiedere di allentare le condizioni del rilascio. DSK potrebbe anche essere rilasciato immediatamente, ma il procuratore non sembra intenzionato a derubricare subito i capi d'imputazione. Serve ancora tempo e calma, ma da quello che è uscito finora tutto sembra indicare che l'accusa della cameriera della Guinea era un grande, enorme, monumentale bluff per spillare soldi.

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