Il tabloid Vg: "Siamo sotto attacco!"
Due attentati a Oslo. Il premier: "La situazione è molto seria"
Una fortissima esplosione è avvenuta oggi alle 15,30 ore locale dietro all'edificio che ospita il primo ministro norvegese Jens Stoltenberg, che non è rimasto ferito. Alle 18 un uomo ha sparato al raduno del partito laburista sull'isola di Utoya, vicino Oslo. Le vittime accertate al momento sono sette, oltre a due persone gravemente ferite.
Una fortissima esplosione è avvenuta oggi alle 15,30 ore locale dietro all'edificio che ospita il primo ministro norvegese Jens Stoltenberg, che non è rimasto ferito.
La polizia norvegese ha confermato la natura terroristica dell'attentato, causato da un'autobomba posta nel quartiere del potere di Oslo. Le vittime accertate al momento sono sette, oltre a due persone gravemente ferite.
Intorno alle 18,00 un uomo, travestito da poliziotto, ha cominciato a sparare nel mezzo del raduno del partito social democratico dove era atteso il premier a Utoya, vicino Oslo. La tv norvegese ha detto che secondo testimoni oculari le persone uccise a Utoya sarebbero almeno venti. Su Internet stanno cominciando a circolare delle immagini di corpi nell'acqua. Sempre secondo testimoni oculari, l'attentatore avrebbe detto, subito prima dell'esecuzione: "Questo è solo l'inizio".
Il premier norvegese, Jens Stoltenberg, ha parlato per telefono alla televisione norvegese, sottolineando che tutti i ministri del governo sono in salvo. Ha poi spiegato che la polizia gli ha consigliato di non rivelare il luogo dove si trova al momento. "Anche quando si è ben preparati, è sempre drammatico quando accadono cose di questo genere", ha commentato.
La polizia, nel frattempo, ha evacuato la stazione centrale di Oslo dopo il rinvenimento di un pacco sospetto. E' stata inoltre ordinata l'evacuazione, per motivi di sicurezza, delle sedi dei principali media locali: quelle della radio pubblica NRK, dei quotidiani "VG", "NTB", "Aftenposten", e dell'emittente "TV2". Sono stati evacuati anche almeno due centri commerciali della capitale.
L'otto luglio del 2010 tre persone erano state arrestate perché sospettate di far parte dell'organizzazione per un attentato terroristico in Norvegia. Oggi sembrano esserci stati altri tre arresti. La settimana scorsa un procuratore norvegese ha inoltrato una denuncia per terrorismo contro il Mullah Krekar, un religioso nato in Iraq e fondatore del gruppo curdo Ansar al-Islam, accusato di aver minacciato di uccidere politici locali in caso di espulsione.
Ole Berthelsen, portavoce del ministro del Petrolio, ha detto: "Abbiamo pochissime informazioni ancora. Tutto quello che sappiamo è che le esplosioni sono avvenute nel quartiere del potere. Non sappiamo con certezza la natura dell'esplosione e chi sia il destinatario". In un primo momento si era parlato di una bomba all'interno della redazione del tabloid norvegese "Vg": l'edificio, situato accanto a quello del primo ministro, ha subito seri danni. La homepage del giornale, in questo momento titola: "Siamo sotto attacco!".


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