Triplice attacco a Israele, nessuna rivendicazione ma Hamas approva

Alcune persone sono morte e almeno una trentina sono rimaste ferite nel triplice attacco terroristico a Eilat, centro turistico sul Mar Rosso, a sud di Israele. Il numero non è ancora stato confermato dalle autorità israeliane.

In un primo momento sono state fatte esplodere alcune mine durante il passaggio di soldati israeliani nei pressi della frontiera provocandone il ferimento di venticinque. Poi un primo razzo è stato sparato contro un autobus della compagnia Egged che viaggiava da Beer Sheva fino a Eilat. A quel punto l'esercito ha intercettato un conflitto a fuoco con i terroristi, in cui sono rimaste uccise cinque persone.

Nel secondo attacco sarebbe stata lanciata anche una granata contro il bus, secondo informazioni non ancora confermate che riferiscono anche di un numero di morti compresi fra uno e quattro.

La situazione appare al momento ancora confusa, con scontri segnalati a più riprese fra aggressori e forze di sicurezza in prossimità del confine con l'Egitto. Una vasta zona, nel frattempo, è stata isolata e circondata.

Il ministro israeliano della Difesa, Ehud Barak, ha spiegando che gli attentati "hanno avuto origine da Gaza" e ha promesso che sarà impiegato ogni mezzo contro i terroristi. Un alto dirigente di Hamas, Ahmed Yussef, ha immediatamente smentito un possibile coinvolgimento, ma ha aggiunto: "Noi approviamo gli attacchi perchè sono stati rivolti contro soldati e sono sopraggiunti in un momento in cui Israele attacca Gaza quasi ogni giorno".

Il premier Berlusconi ha inviato un messaggio a Netanyahu: "Caro Benjamin, ho appreso con sgomento la notizia degli attentati che hanno colpito il sud di Israele. A nome del governo e mio personale esprimo profondo cordoglio per le vittime. Sono vicino a Te e al popolo israeliano in questo momento di dolore. E' un crimine odioso ma che ha come conseguenza quella di rafforzare il nostro amore per Israele. Silvio Berlusconi".