"Ha vinto lo stato"
Preso Zagaria, il penultimo boss dei Casalesi
Questa mattina un'operazione della polizia coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli ha posto fine alla latitanza del boss del clan dei Casalesi, Michele Zagaria. Intorno alle 11,30 Zagaria è stato trovato dalla squadra Mobile di Caserta, all'interno di un covo individuato sin dai giorni scorsi in un fondo agricolo di via Mascagni, una traversa di via Crocelle nel cuore di Casapesenna (Caserta).
Questa mattina un'operazione della polizia coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli ha posto fine alla latitanza del boss del clan dei Casalesi, Michele Zagaria. Intorno alle 11,30 Zagaria è stato trovato dalla squadra Mobile di Caserta, all'interno di un covo individuato sin dai giorni scorsi in un fondo agricolo di via Mascagni, una traversa di via Crocelle nel cuore di Casapesenna (Caserta).
Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, le prime parole che il boss ha rivolto ai magistrati della Dda sono state ironiche: "Avete vinto voi, ha vinto lo stato". Zagaria è stato colto da un malore al momento dell'arresto, al punto da richiedere l'intervento di un'ambulanza.
Negli scorsi anni lo stato è riuscito a mettere al muro le associazioni per delinquere di stampo mafioso: con leggi sempre più dure sono stati arrestati in media otto criminali al giorno. Tra il 2008 e il 2009 poliziotti e carabinieri hanno catturato 270 latitanti – un incremento del 91 per cento rispetto al governo precedente – e tra questi 14 facevano parte della lista nera dei 30 ricercati più pericolosi e 36 facevano parte dell'elenco dei 100 più pericolosi [continua a leggere].
Il 17 novembre del 2010 i poliziotti della squadra mobile di Napoli avevano arrestato Antonio Iovine, gran capo dei Casalesi, nei pressi di Casal di Principe. Iovine era al vertice della cosca assieme a Michele Zagaria ed era latitante da 14 anni. Gli arresti più eccellenti sono iniziati con il ministro dell'Interno, Roberto Maroni [leggi il ritratto] aveva commentato la notizia: "Abbiamo arrestato 28 latitanti di massima pericolosità su 30, il cerchio si sta stringendo". Attualmente tra i boss dei casalesi più pericolosi resta latitante solo Matteo Messina Denaro.
Nel 2008 il nostro inviato Daniele Raineri era stato a Casal di Principe per raccontare la camorra "a occhio nudo", un territorio "controllato alla perfezione". Era stato ammazzato da poco l'imprenditore edile Michele Orsi: "Gli hanno sparato davanti al Roxy Bar: dall'altra parte c'è un campo protetto da una rete, la strada è larga al massimo 5-6 metri, due pistole hanno esploso 18 colpi, come nel tiro alle oche, di cui solo cinque sono andati a segno, quattro se si esclude il colpo di sicurezza, dato da pochi centimetri di distanza. Hanno scelto la pioggia di spari dall'altro lato della strada. La saracinesca del bar è andata giù subito, le finestre si sono chiuse e si sono riaperte soltanto quando la polizia ha cominciato i rilevamenti" [continua a leggere l'inchiesta di Daniele Raineri].


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