
Rivoluzioni Generali
Si è compiuto ieri il ribaltone alle Generali: il group ceo Giovanni Perissinotto è stato sfiduciato dal vertice del gruppo assicurativo e sarà sostituito da Mario Greco. E' passata quindi la richiesta di una svolta nella gestione posta con forza dai soci privati e dal primo azionista Mediobanca. Ieri il Cda straordinario del Leone si è tenuto a 300 metri dal Duomo di una Milano blindata, proprio mentre il Papa stava presiedendo alla preghiera dell'Ora Media
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Si è compiuto ieri il ribaltone alle Generali: il group ceo Giovanni Perissinotto è stato sfiduciato dal vertice del gruppo assicurativo e sarà sostituito da Mario Greco. E' passata quindi la richiesta di una svolta nella gestione posta con forza dai soci privati e dal primo azionista Mediobanca. Ieri il Cda straordinario del Leone si è tenuto a 300 metri dal Duomo di una Milano blindata, proprio mentre il Papa stava presiedendo alla preghiera dell'Ora Media.
La revoca dei poteri di Perissinotto è stata decisa grazie al voto di dieci dei 17 componenti il Cda. Era assente dal consiglio straordinario il manager interno Reinfried Pohl, e si è astenuto solo Sergio Balbinot, ad con deleghe per l'estero a lungo pari grado di Perissinotto, fino almeno alla decisione un anno fa di concentrare tutti i poteri in un capoazienda. Cinque i contrari: oltre a Perissinotto e Della Valle, Carlo Carraro, il socio all'Est Petr Kellner, e l'indipendente Alessandro Pedersoli. A favore ha invece votato il presidente Gabriele Galateri.
L'ad di De Agostini, Lorenzo Pellicioli, ha respinto le ricostruzioni golpiste salutando con soddisfazione la svolta decisa oggi: "E' stato un ottimo consiglio dove non si è parlato del passato, ma si è dibattuto del futuro della società - ha detto -. I consiglieri hanno preso una decisione difficile, ma che apre grandi prospettive per Generali in linea con le sfide dei mercati. Nessun complotto, dunque, ma un consiglio, che ancora una volta ha dimostrato la sua indipendenza, al lavoro per il bene della società. Un ringraziamento a Giovanni Perissinotto e un augurio a Mario Greco".
L'esito della partita ha trovato invece molto polemico Diego Della Valle, che sbatte la porta anche dalle Generali annunciando le dimissioni dal Cda, dopo aver già lasciato negli ultimi tempi sia il patto Rcs e sia quello di Mediobanca: "Forse chi ha alzato questo polverone doveva tenere conto soprattutto di cosa tutto questo comporta a livello di credibilità fuori dall'Italia", ha detto il patron della Tod's. "Lunedì - ha chiarito - comunicherò le mie dimissioni dalle Generali. Non ero d'accordo su quello che si voleva fare, nella forma e nella sostanza".
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