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Bollettino della crisi
Monti chiama Marchionne, incontro sabato. La famiglia sostiene il manager. Il presidente del Consiglio ieri pomeriggio ha avuto una conversazione telefonica con Sergio Marchionne, ad di Fiat, durante la quale i due hanno convenuto di incontrarsi sabato a Palazzo Chigi. Nell’occasione, ha detto Marchionne, “verrà fornito il quadro informativo sulle prospettive strategiche del gruppo Fiat, con particolare riguardo all’Italia”.
Monti chiama Marchionne, incontro sabato. La famiglia sostiene il manager. Il presidente del Consiglio ieri pomeriggio ha avuto una conversazione telefonica con Sergio Marchionne, ad di Fiat, durante la quale i due hanno convenuto di incontrarsi sabato a Palazzo Chigi. Nell’occasione, ha detto Marchionne, “verrà fornito il quadro informativo sulle prospettive strategiche del gruppo Fiat, con particolare riguardo all’Italia”. Il presidente di Fiat, John Elkann, ha commentato le critiche di Diego Della Valle, patron di Tod’s: “Sono stupito che alla sua età e con le sue aspirazioni agisca in un modo così irresponsabile. La famiglia è assolutamente in sintonia. Siamo tutti estremamente uniti e il nostro sostegno a Marchionne è grandissimo”.
Si chiude un’estate pessima per il mercato dell’automobile in Europa. Nell’Unione europea, ha comunicato ieri l’Associazione dei costruttori del settore automobilistico (Acea), le immatricolazioni sono calate dell’8,9 per cento durante il mese di agosto rispetto allo stesso mese del 2011. E’ l’Italia il paese peggiore con un calo del 20 per cento, che segna una continua tendenza negativa, poi Francia (meno 11,4) e Germania (meno 4,7). In crescita, seppure di poco, Gran Bretagna (più 0,1) e Spagna (più 3,4). La classifica resta simile, con l’Italia in coda, anche guardando ai primi otto mesi dell’anno, con un calo complessivo a livello europeo del 7,1 per cento.
Scende la pressione sui Bonos, ma rimane alta quella sul governo di Madrid. Ieri nella positiva asta dei titoli decennali di Madrid (Bonos), il rendimento è sceso sotto la soglia del 6 per cento. Gli investitori, ancora una volta, paiono rassicurati dal possibile intervento della Banca centrale europea. Ma non si placano, come riportava ieri sera il sito web del Wall Street Journal, le pressioni sul governo affinché richieda ufficialmente un intervento europeo. Ieri la vicepremier dell’esecutivo spagnolo, Soraya Sàenz, ha detto che Madrid “sta analizzando fino a dove la Bce intenda andare”. In serata il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, intervistato dalla televisione tedesca Bayerisches Fernsehen ha detto che se la Spagna chiedesse l’aiuto dei Fondi salva stati e l’intervento della Bce sarebbe sottoposta a “condizioni durissime”.
Mediaset si è ritirata dalla gara per l’acquisto di La7. Borsa molto mediatica. Lo ha deciso il comitato esecutivo del Biscione dopo che al gruppo televisivo guidato da Fedele Confalonieri e Pier Silvio Berlusconi sarebbe stato negato l’accesso ai dati sensibili del “pacchetto” in vendita. Ieri Piazza Affari ha chiuso a meno 2,4 per cento, mentre tra i media è salito – sulla scorta delle voci sulla vendita di La7 – il titolo di Telecom Italia (più 21,6 per cento).


Il Foglio sportivo - in corpore sano
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