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Il Cav. alla Lega: "Se crea problemi al governo facciamo cadere le regioni del nord"
Monti: "Con la sinistra non ho nulla in comune". Berlusconi: "Non ha chance"
"Con questa coalizione di sinistra non ho e non avrò nulla in comune". E' quanto ha dichiarato il premier Mario Monti intervenuto questa mattina in una trasmissione televisiva su La 7. Il presidente del Consiglio ha aggiunto di guardare ai delusi dei diversi schieramenti, e di guardare anche ai grillini: "Dopo il voto si potrà fare un discorso con i parlamentari e non solo con gli elettori...". Poi, sugli scenari possibili del giorno successivo alla chiusura delle urne, Monti ha espresso un auspicio: "Speriamo che la situazione politica non sia ingovernabile dopo il voto, ma sembrava ingovernabile anche l'Italia del novembre 2011...".
Leggi I sermoneggi dei puritanucci ti fanno perdonare sempre Berlusconi di Giuliano Ferrara
"Con questa coalizione di sinistra non ho e non avrò nulla in comune". E' quanto ha dichiarato il premier Mario Monti intervenuto questa mattina in una trasmissione televisiva su La 7. Il presidente del Consiglio ha aggiunto di guardare ai delusi dei diversi schieramenti, e di guardare anche ai grillini: "Dopo il voto si potrà fare un discorso con i parlamentari e non solo con gli elettori...". Poi, sugli scenari possibili del giorno successivo alla chiusura delle urne, Monti ha espresso un auspicio: "Speriamo che la situazione politica non sia ingovernabile dopo il voto, ma sembrava ingovernabile anche l'Italia del novembre 2011...".
Le parole di Mario Monti sono arrivate in seguito agli altri interventi pronunciati nel corso della mattinata dallo stesso premier. Primo fra tutti quello in cui il Professore invitava a "confrontarsi, a discutere pacatamente". "Non è possibile trattare gli italiani come minorati'', aveva poi aggiunto riferendosi alla questione del mancato confronto tra i candidati premier. Numerosi anche i riferimenti di Monti al leader del Pdl ed ex premier Silvio Berlusconi: ''E' troppo facile raccontare solo la propria storia. Immagino che Berlusconi abbia un particolare timore a confrontarsi con me''. Monti ha poi replicato alla battuta pronunciata ieri da Silvio Berlusconi che ha promesso che si ubriacherà se Monti, Casini e Fini non dovessero entrare in Parlamento: "Faccio notare che quella frase inizia con 'io prometto' e quindi è quasi inutile ascoltare il resto...".
Commentando le parole di Berlusconi che l'ha definito un professorino di economia, il premier uscente ha detto: "Magari ha ragione lui... che sicuramente è particolarmente autorevole nel mondo per giudicare la qualità di un economista... L'aspetto gustoso del buco della serratura – ha sottolineato – è molto carino ma inaccettabile perché di economia ne ho praticata meno di lui ma vista più di lui". Mario Monti ha poi rivolto un monito agli elettori a non "bere promesse da quegli stessi che non le hanno mantenute in passato", promesse "millenaristiche che altri fanno". Riferendosi all'esito elettorale che aspetta la lista che porta il suo nome, il professore ha dichiarato: "Se non avremo i numeri sufficienti, staremo all'opposizione", in ogni caso dicendosi certo di un "buon risultato" della sua lista. Monti ha anche rivelato che "Il merito, o demerito, della mia decisione di candidarmi credo che lo abbia Alfano. Quando Alfano ha pronunciato il suo discorso in Parlamento – ha ricordato il premier uscente – con il quale formalmente non sfiduciava il mio governo ma sostanzialmente sì, ho capito di avere il dovere di impegnarmi perché impedissi, come avviene per le crepes suzette, di rivoltare la storia di un anno di governo".
Alla richiesta di confronto inoltrata da Monti ai due avversari principali Pier Luigi Bersani (leader del Pd) e Silvio Berlusconi, il Cav. aveva risposto questa mattina dai microfoni di una emittente radiofonica: "Il confronto l'ho sempre accettato con chiunque, anche avendo addosso sei contraddittori, credo che in questa situazione finale è utile che a andare siano gli unici due possibili vincitori. Capisco che Monti sia disperato vedendo da vicino la possibilità che il suo centro con Casini e Fini non abbia nemmeno rappresentanti in Parlamento, visto che è molto probabile non arrivi al 10%, e quindi resteranno tutti fuori dal Parlamento compresi i signori Casini e Fini che immagino saranno molto addolorati dopo trent'anni di presenza nelle Camere". Il leader del Pdl aveva poi aggiunto: "Si è diffuso un sentimento verso lo Stato di paura, uno stato non amico ma ostile o addirittura nemico. Quindi siamo determinati non soltanto a abolire l'Imu per il futuro, ma anche a compiere un gesto simbolico di riappacificazione tra cittadini e Stato e abbiamo deciso di deliberare nel primo consiglio dei ministri addirittura la restituzione di quanto pagato nel 2012 dai proprietari di case allo Stato".
Poi, tornando sul tema del conflitto di interessi il Cav. ha dichiarato: "Mi si dica in cosa c'è stato uno scandalo a proposito del conflitto d'interessi. Io ho la proprietà ancora di reti e giornali, ma non ci sono mai state in queste reti delle trasmissioni che la sinistra può accusare di essere imparziali, soprattutto dirette dalla sinistra. Ci sono le reti Rai praticamente tutte controllate dagli uomini di sinistra della Rai, c'è LA7 che è la voce della sinistra con i conduttori tutti schierati dall'altra parte. Questa campagna elettorale ha confermato quanto sto enunciando, quindi non vedo quale sia il danno che una legge, che esiste, del conflitto d'interessi ha di non funzionare".
Silvio Berlusconi si è detto "sicuro sull'esito di queste elezioni. C'è un entusiasmo in giro, che riscontro ovunque, superiore a quello del '94" ha poi concluso il Cavaliere a margine di un incontro con Confindustria Monza e Brianza. Parole d’apprezzamento sono state rivolte nei confronti di Alfano “il migliore – nel giudizio del Cavaliere – fra i protagonisti della politica che ci sono ora. Una persona straordinaria e intelligente” che però “ha bisogno di tempo”.
Confronto Tv. Per Silvio Berlusconi “i confronti tv si fanno fra i candidati che sono in lizza. Monti non è più in lizza perché non ha nessuna possibilità di poter vincere queste elezioni”. Beppe Grillo, che ieri ha rinunciato all’intervista fissata con Sky Tg24, è “un grande uomo di spettacolo” ma “l’80 per cento delle persone che va in piazza a sentirlo ci va per divertirsi”. Ultime battute riservate alla Lega e alla minaccia di “far cadere la giunta delle tre regioni” da essa governate se il Carroccio dovesse “creare problemi al governo”.
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