Manconi stai sereno

Redazione

Voglio rassicurare il collega senatore Luigi Manconi sulla mia salute e sul mio equilibrio mentale. Sono circondato dall'amore e dalla serenità della mia famiglia con tre figli e quattro nipotini che sino ad ora mi hanno deluso soltanto perché non condividono la mia passione per la filatelia.
Ma fuori dall'ambito familiare l'amicizia con personaggi straordinari come Vincenzo Muccioli e don Oreste Benzi, che purtroppo non ci sono più, mi ha fatto toccare con mano l'abisso di dolore e di disperazione di chi cade nella trappola della droga.

di Carlo Giovanardi

Leggi l'articolo di Manconi Obiezioni al prof. Volpi su eterologa, eugenetica e genitorialità

    Al direttore - Voglio rassicurare il collega senatore Luigi Manconi sulla mia salute e sul mio equilibrio mentale. Sono circondato dall’amore e dalla serenità della mia famiglia con tre figli e quattro nipotini che sino ad ora mi hanno deluso soltanto perché non condividono la mia passione per la filatelia.
    Ma fuori dall’ambito familiare l’amicizia con personaggi straordinari come Vincenzo Muccioli e don Oreste Benzi, che purtroppo non ci sono più, mi ha fatto toccare con mano l’abisso di dolore e di disperazione di chi cade nella trappola della droga. Le migliaia di giovani morti per overdose, le decine di migliaia affetti da patologie permanenti, i drammi di papà e mamme che hanno visto i loro figli prigionieri di quella schiavitù,  mi hanno fatto sentire vicino a quegli straordinari operatori che dedicano ogni giorno della loro vita al recupero dei tossicodipendenti. Le decine di comunità di recupero e Sert che ho visitato quando per anni ho avuto la responsabilità delle politiche antidroga della presidenza del Consiglio e quelle che ancora oggi continuo a frequentare, mi rendono non “dipendente” dalla droga, ma sicuramente impegnato a liberare i giovani dai suoi effetti devastanti. Rilevo anche con soddisfazione che i rigorosi programmi di contrasto all’abuso di alcol e sostanze hanno in pochi anni ridotto il numero di morti annuali negli incidenti stradali da 7.000 a 3.000 con una particolare attenuazione del fenomeno delle cosiddette “stragi del sabato sera”.

    [**Video_box_2**]Muccioli era laico, Benzi religioso, ma ambedue affabulatori straordinari non avevano paura di affrontare la realtà per quella che era mettendo in guardia pubblicamente i ragazzi che chiedevano aiuto dal pericolo droga che li trasformava in larve e zombie. Questo è il senso con il quale ho usato e continuo a usare questi termini, in polemica con i cattivi maestri che spiegano invece che con la droga si può convivere. Per il resto è evidente che ognuno ha la propria storia: mentre Luigi Manconi era il responsabile del servizio d’ordine di Lotta continua (ricorda qualcosa il caso Calabresi?) e avallava la violenza come strumento di lotta politica, io prestavo il servizio di leva nell’Arma dei carabinieri. Manconi vedeva e continua evidentemente a vedere con sospetto chiunque indossi una uniforme, io diversamente mi sento rassicurato quando attorno a me vedo donne e uomini in divisa.

    Sul caso Aldrovandi ho scritto sul mio libro “Balle” un capitolo dove chiunque può leggere la sentenza di Ferrara e verificare che ho scritto la verità su quanto è accaduto. Infine non penso come Manconi che ci sia una “questione della violenza presente nella cultura e nella pratica di settori non marginali dei corpi di Polizia” e mi rifiuto di mettere sullo stesso piano gli aggressori e gli aggrediti come una certa sinistra tenta di fare coprendo i veri violenti ed eversori.

    di Carlo Giovanardi

     

    Leggi l'articolo di Manconi Obiezioni al prof. Volpi su eterologa, eugenetica e genitorialità