Se l'Italia vince i Mondiali il Pil sale di un punto. Lo dice la Coldiretti

La vittoria dei Mondiali di calcio in Brasile da parte della nazionale italiana potrebbe valere un punto di Pil per l'economia del nostro Paese. Almeno per Coldiretti. Questo è emerso dall'analisi presentata a Unioncamere nell'incontro "In tavola l'Italia garantita" dove però si lancia l'allarme sul falso made in Italy agroalimentare di cui sono maestri alcuni Paesi tra cui proprio il Brasile: per questo Coldiretti ha allestito un'esposizione dei principali prodotti taroccati scovati nel Paese carioca, come il Gran formaggio tipo grana, la ricota d'Itália, il formaggio tipo a d'Itália, la pomarola, il parmesao, mortadela bolognese e il salame tipo Milano rigorosamente in salsa carioca. "Un inganno che rischia di offuscare le opportunità che vengono da un momento di grande visibilità generato dalla competizione mondiale" - ha denunciato Gennaro Masiello, componente di Giunta della Coldiretti che ha partecipato all'iniziativa.

La vittoria degli azzurri sarebbe importantissima per dare slancio all'export alimentare made in Italy che nell'anno successivo al trionfo in Germania nel 2006 si è affermato sui mercati esteri con una crescita del 9%. Nel 2007 - continua la Coldiretti - si è anche verificato un incremento delle vendite nazionali all'estero del 10 per cento e a beneficiarne maggiormente sono stati i prodotti simbolo del Made in Italy come i prodotti artistici e culturali, che hanno fatto registrare un aumento record del 30 per cento,ma anche le automobili che sono cresciute del 16 per cento, così come i macchinari, i cibi e le bevande con una performance positiva del 9 per cento, oltre a scarpe e articoli in cuoio (+6 per cento), secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat. Va registrato infine - rileva la Coldiretti - un aumento 2,36 milioni di stranieri giunti in Italia in vacanza nel 2007 (+3,5 per cento).