Ciro Esposito, il tifoso del Napoli ferito alla finale di Coppa Italia, "è clinicamente morto"
Le condizione del giovane si erano aggravate ieri.
Ciro Esposito, il tifoso del Napoli era stato ferito da alcuni colpi di pistola esplosi dal tifoso romanista Daniele De Santis prima della finale di coppa Italia a Roma tra gli azzurri e la Fiorentina il 3 maggio scorso, è entrato in un coma irreversibile al Policlinico Gemelli di Roma. I medici del Gemelli avevano convocato ieri i familiari di Esposito al Policlinico perché la situazione si era improvvisamente e drammaticamente aggravata ed alle 13.30 un sacerdote era entrato nel reparto, mentre la madre di Ciro usciva con il volto straziato dal dolore e coperto dalle lacrime. Per alcune ore si è sparsa la voce, diffusa da fonti sanitarie alle agenzie di stampa, che Esposito fosse morto. La notizia è stata smentita dai famigliari con una dichiarazione del fratello di Ciro: "Il suo cuore batte ancora".
"Ciro è tenuto in vita dai farmaci e dai macchinari" aveva spiegato in mattinata uno dei legali della famiglia Esposito, Damiano De Rosa, dopo che la situazione clinica del giovane era precipitata nella tarda serata di ieri.
"In un momento così difficile per la famiglia di Ciro Esposito, l'assessorato ai Giovani ha deciso di annullare la visione pubblica della partita dell'Italia, che si sarebbe dovuta tenere questa sera a partire dalle ore 18 presso la Villa Comunale di Scampia". Questo il comunicato pubblicato in una nota dal Comune di Napoli.
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