L'Ue sottoscrive l'accordo di associazione con Kiev e avverte Mosca
Poroshenko prolunga fino a lunedì il cessate il fuoco.
Nel giorno in cui ha firmato a Bruxelles uno "storico" accordo di associazione con l'Unione europea, l'Ucraina ha prolungato fino a lunedì il cessate il fuoco con i separatisti filo-russi nell'est, per dare più tempo all'avvio di un negoziato. Nei piani dell'Unione europea, Mosca dovrebbe favorire passi avanti in Ucraina, pena l'imposizione di nuove sanzioni mirate da parte di Bruxelles. In particolare, l'Ue chiede che Mosca accetti un meccanismo monitorato dall'Osce per la cessazione delle ostilità e "un effettivo controllo della frontiera"; il ritorno alle autorità ucraine dei valichi di confine di Izvarino, Dolzhanskiy e Krasnopartizansk; il rilascio degli osservatori Osce e degli altri ostaggi; l'avvio di negoziati sostanziali sull'attuazione del piano del presidente Petro Poroshenko.
Per l'Ucraina è una "giornata storica", la "più importante fin dall'indipendenza" nel 1991, ha dichiarato Poroshenko subito prima di sottoscrivere l'accordo di associazione con l'Ue, insieme ai leader di Georgia e Moldova. Il leader di Kiev si è quindi detto pronto a [**Video_box_2**]prorogare di altre 72 ore il cessate il fuoco da lui stesso proclamato una settimana fa e che sarebbe dovuto scadere in serata. Una mossa distensiva in risposta alla "dimostrazione di solidarietà" ricevuta dai Ventotto che, ha sottolineato Poroshenko, per la repubblica ex sovietica apre una "prospettiva assolutamente nuova" e "un'opportunità di modernizzazione". E' anche una
parziale concessione a Vladimir Putin, il presidente russo che aveva sollecitato una tregua a lungo termine per permettere l'avvio di colloqui di pace tra Kiev e i ribelli russofoni. Mosca ha accolto a denti stretti l'associazione tra il suo satellite di un tempo e l'Ue: l'accordo euro-ucraino sarà foriero di "serie conseguenze", ha avvertito Grigory Karasin, vice ministro degli Esteri, il quale ha messo in guardia sulla necessità di evitare "incomprensioni e sospetti in futuro". Dmitry Peskov, portavoce di Putin, ha ammonito che la Russia "adotterà i provvedimenti del caso" qualora dalla novità dovessero derivare "effetti negativi per la sua economia". E lo stesso leader russo ha parlato di una società ucraina "spaccata" da un "confronto interno doloroso" perché chiamata a scegliere tra Russia e Ue.
Nessuna tregua, per ora, sul terreno: all'est si continua a combattere, e i filo-russi hanno tra l'altro attaccato tanto una base militare a Donetsk, impadronendosene e facendo prigioniero il comandante, quanto un posto di blocco presso Kramatorsk, uccidendo quattro soldati governativi e ferendone cinque.
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