Ecco il califfato. E a Baghdad arrivano i russi
L'annuncio in un video dell'Isis. Abu Bakr al Baghdadi diventa Ibrahim, leader dell'impero musulmano. Arrivano esperti russi per aiutare Maliki.
Mentre un gruppo di esperti militari russi è arrivato a Baghdad per velocizzare la messa a regime di 12 aerei militari da impiegare contro l'Isis, i jihadisti sunniti hanno annunciato la nascita del califfato e Abu Bakr al Baghdadi è stato nominato suo leader supremo. Nel video di 34 minuti in cui il portavoce dell'Isis Abu Muhammed al Adnani ha dato la notizia, si dice che tutte le altre organizzazioni di combattenti dell'Islam sono da ora sotto la guida di al Baghdadi. Sebbene l'intento propagandistico del messaggio trasmesso dall'Isis, l'annuncio del nuovo califfato denota l'ambizione dell'Isis, già operativa in Siria contro il dittatore Bashar al Assad al fianco di altri gruppi estremisti e non. Con lka conquista di diversi posti di frontiera tra Iraq, Siria e Giordania, l'Isis sta tentando di erodere i confini tracciati il secolo scorso dagli occidentali. Il video ha inoltre rivelato il vero nome del leader dello Stato islamico al Baghdadi: Ali Ibn Mihammad al Badri al Hashimi al Husayni al Qurashi. Il suo nome da califfo, abbreviato, sarà Ibrahim, è stato detto nel video.
Il califfato è un impero musulmano che aspira ad includere al suo interno tutti i musulmani del mondo. In passato anche gli ottomani ne avevano creato uno, tra il XV eil XX secolo.
Nel frattempo i russi tentano di fornire al governo sciita di al Maliki quel sostegno logistico e di armamenti necessario per fronteggiare l'avanzata dei jihadisti sunniti. L'obiettivo della delegazione russa a Baghdad è quello di aiutare gli iracheni nei settaggi degli aerei SU-25, appena inviati da Vladimir Putin. Altri velivoli per i bombardamenti sono attesi per oggi dalla Russia. Di certo si tratta di un primo concreto aiuto su cui al Maliki può contare dall'inizio dell'avanzata dell'Isis. Mentre il presidente americano Obama si è limitato a inviare 300 consiglieri e alcune forze speciali con il fine di valutare le esigenze dell'esercito iracheno, gli iraniani hanno inviato altri consiglieri militari appartenenti alla guardia repubblicana di Teheran.
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