Lord Patten, dalla Bbc al Vaticano
La scelta dell’esperto e la controversa gestione del “caso Savile” .
Sarà Lord Christopher Patten, fino a due mesi fa presidente della Bbc, a presiedere il comitato per la riforma dei media vaticani, incaricato di produrre nel giro di un anno un rapporto che servirà da base per il rinnovamento. La scelta non è priva di qualche risvolto singolare. Il cattolico Patten – ultimo governatore di Hong Kong, commissario europeo per le Relazioni esterne dal 1999 al 2004 e rettore dell’Università di Oxford – ha legato il proprio nome anche alla gestione, non propriamente brillante, dello scandalo postumo che ha coinvolto nel 2012 la Bbc e la sua star pedofila Jimmy Savile. In questi giorni la Gran Bretagna è alle prese con un nuovo psicodramma nazionale sullo stesso tema, che riguarda l’insabbiamento sistematico, dagli anni Ottanta, delle attività pedofile di decine di parlamentari appartenenti a tutti i partiti. Torna così in mente che, chiamato nel 2012 dalla commissione d’inchiesta a chiarire come mai la Bbc avesse ignorato decenni di denunce contro Savile e avesse inoltre annullato la programmazione di un documentario che per la prima volta dava voce alle vittime degli abusi, Patten – ancor prima di chiedere scusa per le evidenti omissioni della Bbc – se ne uscì con battute di disprezzo nei confronti di altre televisioni europee, in particolare di quella italiana. Al direttore generale della Bbc, George Entwistle, costretto alle dimissioni proprio per l’opaca gestione del “caso Savile”, Patten avrebbe poi assegnato una buonuscita di 500.000 sterline. La trasparenza informativa, soprattutto su certi temi, appare una delle priorità del pontificato di Francesco. Il Vaticano scommette, evidentemente, che lo sia anche per Lord Patten.
Il Foglio sportivo - in corpore sano