Tony Gallopin vince a Oyonnax

L'assolo di Gallopin al Tour de France. Nibali conserva la maglia gialla

Redazione

Vince Tony e la "Nouvelle Vague" francese e Oltralpe rivedono la luce dopo tante delusioni a pedali. Sagan sciagurato, getta al vento la vittoria per eccesso di coraggio. Per lo Squalo una giornata relativamente tranquilla: le Alpi si avvicinano.

Era tappa da fughe da lontano, corta, piena di salitelle e vicina al primo fine settimana di alta montagna. E' stata invece teatro di una fughetta, a tre, di scatti, molti, di un assolo, francese. Tony Gallopin è riuscito a vincere con uno scatto secco a meno di due chilometri dall'arrivo, sorprendendo i suoi quattro compagni d'avventura, Rogers, Sagan e Kwiatowski, tutti talmente preoccupati di non portare lo slovacco allo sprint a ranghi ristretti, da fregarsene beatamente del giovane francese. Bravo Tony a partire nel momento giusto, nel non voltarsi, nello sfruttare le indecisioni degli avversari e gli errori tattici del campioncino di Zilina, eccezionale per forza e coraggio, ma deficitario quando si rende necessaria una presa di responsabilità. A nulla è valso quindi l'errore di Nancy, quando un ottimo Trentin lo bruciò al fotofinish, Peter Sagan ha ripetuto un copione da grande perdente, rendendo così vano il lavoro della Cannondale, la sua squadra, che per tutta la tappa è stata ad inseguire Elminger, Lemoine e Delaplace, prima, e Roche, Backelandts, Herrada e Gautier, poi.

 

Bene per Gallopin, che dopo il primo giorno in maglia gialla, lunedì, ha conquistato anche il primo successo alla Grande Boucle. Bene per la Francia, che continua a cullare giovani talenti per un futuro da prime donne, ma già buoni per arrivare a cogliere traguardi importanti, anche se parziali. La chiamano la "Nouvelle Vague" e non è cinema, ma una generazioni di talenti, nati dalla restaurazione federale fatta a metà degli anni duemila. Quella che noi in Italia stiamo ancora aspettando. La chiamano la "Nouvelle Vague" e sta conquistando le simpatie dei tifosi e mettendo in cantiere grandi sogni, quelli di un popolo a cui sono mancati negli ultimi anni veri campioni da tifare.

 

Aspettando il futuro, intanto la Francia applaude Nibali, che per il nono giorno veste di giallo, che oggi non ha fatto granché, ma è giusto così, che domani probabilmente cercherà, avversari permettendo, di prendersi una giornata di riposo, perché venerdì arrivano le Alpi e lì si inizierà a vedere di che pasta sono fatti i suoi avversari.

Di più su questi argomenti: