Gauche francese vs utero in affitto

Redazione

Una coerente posizione contro la mercificazione degli esseri umani

Ci sono importanti esponenti della sinistra francese come Jacques Delors, Lionel Jospin, Yvette Roudy, Catherine Tasca, e intellettuali come Sylviane Agacinski ed Eliette Abécassis, oltre ad associazioni come Ni Putes Ni Soumises, tra le migliaia di firme sotto una lettera-appello a François Hollande pubblicata due giorni fa da Libération. La lettera ricorda al presidente della République il suo impegno a opporsi all’autorizzazione per legge dell’utero in affitto: “Il contratto di maternità surrogata – dice l’appello – è contrario al principio di rispetto della persona, tanto della donna che porta in grembo il bambino commissionato, quanto del bambino oggetto di  contratto e commissionato da una o due persone, che si sviluppa nel grembo della ‘portatrice’ per poi essere consegnato. Gli esseri umani non sono cose, e confidiamo nel vostro impegno a vigilare, in quanto presidente della Repubblica, su questo valore fondamentale della nostra società”. E’ successo che il 26 giugno la Corte europea dei diritti dell’uomo ha sanzionato la Francia perché esclude dal proprio diritto “una tale transazione sulla donna e sul bambino”, in quanto non riconosce i figli di coppie francesi nati all’estero con utero in affitto. Seguire la prescrizione della Corte europea significherebbe però avallare quella compravendita ai danni di persone, e i firmatari dell’appello chiedono che Hollande si “opponga pubblicamente al riconoscimento per legge dei contratti di utero in affitto”. Una coerente posizione contro la mercificazione della persona, causa che in teoria dovrebbe stare a cuore alla sinistra francese come a quella italiana. Ma là c’è Jospin, qui Vendola.

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