Rottamare i Sabelli più che i Mineo

Redazione

Responsabilità civile. La vera sfida di Renzi per superare il governo selfie.

Sostiene Rodolfo Maria Sabelli, autorevole presidente dell’Anm, sindacato dei magistrati, che tra le priorità del governo non si capisce per quale razza di ragione ci debba essere un tema secondario, inutile, non decisivo come la responsabilità civile dei magistrati. Sabelli, con tono severo, dice che “sul tema bisogna sgombrare il campo dai pregiudizi e dalla superficialità con cui spesso si affronta l’argomento” ma come spesso capita ai suoi colleghi il presidente dell’Anm dimentica di ricordare che il tema della responsabilità civile non è un capriccio di qualche brigante ma è una pura e semplice questione di legalità. Sabelli fa finta di dimenticare che l’Italia è quel paese dove gli elettori, nonostante abbiano chiesto per via referendaria di introdurre norme severe per disciplinare la responsabilità civile dei magistrati, si ritrovano a fare i conti da anni con una legge, la Vassalli, costruita in maniera tale da garantire un’immunità totale al magistrato che commette un errore grave nell’esercizio delle sue funzioni. Potremmo andare avanti per ore con altri esempi ma ciò che qui ha senso esplicitare è che la credibilità del governo Renzi si misurerà anche dal coraggio che il premier avrà nel portare avanti una riforma come quella sulla responsabilità civile. Sulla giustizia, come su altri temi, il capo del governo, una volta conclusa la partita a scacchi in Europa, ha la necessità di mostrare che la sua rivoluzione non è fatta sempre per far sorridere tutti ma anche per dare un salutare schiaffo ai bambini capricciosi, e in particolare alle corporazioni più conservatrici. Usare il guantone con i Mineo è semplice. Usarlo contro i Sabelli sarebbe la prova che questo governo non è solo chiacchiere e selfie.