Il ministro degli Esteri Federica Mogherini con Madam Ashton e la collega croata Pusic alla riunione dei ministri degli Esteri a Bruxelles (Foto Ap)

L'Ue sanziona ancora Mosca e domani rientrano le salme del volo Mh17

Redazione

Tanti interessi economici ed energetici da tutelare mentre l'Olanda si dice soddisfatta. Rientrano in patria i primi corpi delle vittime del disastro aereo.

Dopo il disastro aereo del volo della Malaysian Airline, i ministri degli Esteri dell'Unione europea hanno deciso di allargare lo spettro delle sanzioni comminate contro la Russia. Ad annunciarlo è stato il ministro degli Esteri olandese, Frans Timmermans, che ha aggiunto che la lista dei nominativi soggetti alle nuove misure restrittive sarà comunicata giovedì al Coreper, il consiglio dei rappresentanti permanenti a Bruxelles. Timmermans, facendo riferimento alle conclusioni del Consiglio degli Esteri, ha indicato che è stato chiesto "alla Commissione europea" di fare proposte di ulteriori misure che impongano "restrizioni sui materiali militari, i beni e le tecnologie 'dual use' anche legate al settore energetico ed i servizi finanziari".  Pur senza specificare cosa intendesse per "servizi finanziari", il ministro olandese ha ricordato che la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu è stata "approvata anche dalla Russia", ma ha osservato che "abbiamo visto mancanza di progressi" per la collaborazione della Russia. Timmermans infine si è detto "felice per la solidarietà espressa da molti colleghi" e ha confessato di essere "soddisfatto per le decisioni che sono state prese all'unanimità".

 

La decisione dei 28, tuttavia, rischia di non riuscire a convincere Mosca a collaborare. Come già avvenuto in passato, se da una parte sono state stabilite nuove sanzioni, la Francia ha ribadito che la consegna di una nave da guerra a Mosca proseguirà regolarmente. D'altra parte, acnhe la Germania si posta in una posizione interlocutoria con il Cremlino. Frank Walter Steinmeier, ministro degli Esteri di Berlino, ha infatti riconosciuto la "necessità di esercitare maggiori pressioni su Putin", ribadendo tuttavia che "la via del dialogo resta la priorità". Ma l'Unione europea non poteva restare insensibile alla posizione dell'Olanda, il paese più colpito dal disastro aereo del volo Mh17. Le sanzioni, quindi, potrebbero andare a colpire il flusso di armi e munizioni tra Europa e Russia e in particolare quelle terra-aria, le stesse impiegate in Ucraina dai filo russi per abbattere l'aereo su cui viaggiavano 298 persone. Un'ipotesi, questa, confermata dal ministro degli Esteri svedese Carl Bildt.

 

Nonostante le pressioni per una posizione più netta nei confronti della Russia avanzate anche dagli Stati Uniti, i principali paesi europei restano preoccupati dal tutelare i rispettivi interessi economici ed energetici in gioco con la Russia. Così, mentre il presidente francese Francois Hollande ribadiva che la vendita di una nave da guerra da 1,8 milioni di dollari a Mosca sarebbe dipesa sul comportamento del Cremlino, i socialisti francesi invitavano il premier britannico Cameron a "pensare al cortile di casa propria" invece di criticare la scelta francese. Il riferimento era ai molti "oligarchi" e miliardari russi residenti a Londra.

 

Nel frattempo, i primi corpi delle vittime del volo Mh17 rientreranno domani in Olanda. "Domani il primo aereo partirà per Eindhoven", ha annunciato il premier Mark Rutte che ha aggiunto come per l'identificazione dei corpi "potrebbero servire diversi mesi". Le indagini procedono a velocità estremamente ridotta. Le registrazioni delle scatole nere dell'aereo della Malaysia Arlines devono essere esaminate in Gran Bretagna, ha detto il governo ucraino. I due registratori di volo recuperati dai ribelli filo-russi che controllano la zona in cui è caduto il Boeing, sono stati consegnati ieri notte ai funzionari malesi. Ma su richiesta di Kiev, dovrebbe essere l'Olanda, che detiene il primato del numero di vittime, a essere responsabile dell'inchiesta sul disastro.