Il premier David Cameron (foto LaPresse)

Prendimi se ci riesci

Redazione

L’economia inglese cresce più delle altre, lo dice anche l’Fmi.

Del fatto che la strada fosse quella giusta il premier inglese David Cameron è sempre stato sicuro, anche dopo il rimpasto di governo in chiave femminile e antieuropea che lo ha privato di alcuni alleati, e pure dopo le batoste di Bruxelles sulle nomine delle alte cariche dell’Unione. Ieri il Fondo monetario internazionale ha detto che per quest’anno e per il prossimo la crescita economica dell’Inghilterra sarà la più alta tra quelle di tutti i paesi industrializzati, 3,2 per cento nel 2014 e 2,7 nel 2015, più della Germania, molto più dell’America. Solo un anno fa il Fondo avvertiva George Osborne, il cancelliere dello Scacchiere, di non “giocare con il fuoco”, oggi riconosce che la cura inglese alla crisi, fatta di austerità e crescita e incentivi alla “piena occupazione” funziona. Osborne ringrazia e parla di “pietra miliare”, Cameron dice che “è un gran giorno” per l’Inghilterra e sa che avere l’economia migliore del club dei ricchi annullerà molti argomenti del Labour (ieri Ed Miliband parlava di come riesce male in foto) in vista delle elezioni e gli darà nuove occasioni per farsi valere in Europa, dove già ora c’è disponibilità a rivedere i trattati. In Scozia, poi, da ieri è diventato più facile rispondere agli indipendentisti, in pieno slancio referendario: “Visto? non sapete cosa rischiate di perdervi”.

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