Siria, due volontarie italiane irreperibili
Lo ha confermato la Farnesina. L'Unità di crisi al lavoro per riportarle a casa. Lavoravano e vivevano ad Aleppo.
La Farnesina ha confermato che due volontarie italiane impegnate in Siria nei pressi di Aleppo non sono più reperibili. Si tratta di Vanessa M. e Greta R. Entrambe lavoravano al Progetto "Horryaty" ed erano entrate nel paese il 28 luglio da Atma, vicino alla frontiera con la Turchia. L'Unità di crisi è stata attivata per rintracciarle e riportarle a casa. Fonti locali riferiscono di un sequestro effettuato da una ventina di miliziani che avrebbero fatto irruzione nella casa dove si trovavano le due ragazze. I combattenti avrebbero rapito e poi rilasciato anche alcune guardie della sicurezza.
La missione era anche sostenuta dalla onlus la Rosa di Damasco, presieduta da Silvia Moroni: «Avevamo un appuntamento su Skype giovedì scorso, il 31 luglio", ha spiegato, "ma Greta e Vanessa non erano in linea. Dalla loro partenza, il 22 luglio, ci eravamo sentite tre volte, mi avevano confermato che il progetto nel quale erano impegnate andava avanti, tanto che avevano intenzione di restare ad Aleppo e mi consultavano proprio per l’invio di altri fondi». «Il progetto - ha continuato Moroni - era quello di acquistare kit di pronto soccorso e pacchi alimentari, da distribuire al confine. In particolare avendo loro fatto dei corsi infermieristici, istruivano i ragazzi in materia di Pronto soccorso»
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