Mario Draghi (foto Ap)

Draghi scuote l'Italia: "Via a riforme e taglio delle tasse"

Redazione

"Per gli stati europei è giunto il momento di cedere sovranità all'Europa in materia di riforme strutturali".

Il calo del pil italiano è conseguenza "del basso livello di investimenti privati", causato a sua volta "dall'incertezza e dalla mancanza di riforme". Mario Draghi fotografa la situazione italiana, sprona il nostro paese a un'accelerazione del percorso riformatore per uscire dalla deflazione nella quale l'Italia sembra essere caduta, seguendo così l'esempio di quei paesi europei che hanno iniziato a riprendersi economicamente: "Chi ha realizzato programmi convincenti di riforma strutturale sta andando meglio di chi non lo hanno fatto o lo ha fatto in modo insufficiente". Il presidente della Bce traccia la via: "Questi paesi devono abbassare tasse, sono i paesi con il più alto livello tassazione in un'area in cui le tasse sono le più alte al mondo".

 

Italia a parte è in generale la crescita europea a "rimanere moderata e disomogea", a causa di politiche riformatrici non sempre adeguate. E' per questo motivo che "per i Paesi dell'Eurozona è arrivato il momento di cedere sovranità all'Europa per quanto riguarda le riforme strutturali", soluzione, secondo Draghi, indispensabile per una crescita uniforme delle differenti realtà all'interno dell'Unione Europea, che in questo modo riuscirebbe a far fronte anche a situazioni di emergenza in maniera più efficace.

 

A preoccupare il presidente della Bce è la situazione geopolitica in medioriente, ma soprattutto in Ucraina, tensione che "avrà un impatto crescente sull'economia dell'Eurozona", soprattutto per come "influisce negativamente sui mercati, e anche effetti sui prezzi dell'energia e sulla domanda per i prodotti dell'area euro". Nonostante ciò però per Draghi "i rischi riguardanti l'economia dell'area euro restano oriantati al ribasso".

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