I gattini di BuzzFeed valgono tre Washington Post. Si litiga sul “modello”
Dopo l’ultima raccolta fondi BuzzFeed vale 850 milioni di dollari, più di tre volte la cifra che Jeff Bezos, il fondatore di Amazon, ha pagato per comprare il Washington Post. Il fatto, ha detto Chris Dixon, dirigente di Andreessen Horowitz, è che BuzzFeed ha capito come funziona internet.
Roma. Quando è uscita la notizia che la compagnia di venture capital Andreessen Horowitz avrebbe investito 50 milioni di dollari in BuzzFeed, il sito di news e contenuti virali che mette insieme reportage e foto di gattini, articoli acchiappaclick sul gossip e grandi interviste, i media tradizionali si sono scatenati. “Non indovinerete mai quanti soldi BuzzFeed ha ottenuto da Horowitz”, ha titolato il compassato Financial Times, imitando i titoli virali con cui BuzzFeed attira orde di lettori – più di 150 milioni al mese. “50 milioni di nuove ragioni per cui BuzzFeed vuole portare i suoi contenuti oltre le liste”, ha scritto il New York Times, e ovviamente l’articolo del più autorevole giornale del mondo era una lista, uno dei segni di riconoscimento di BuzzFeed.
La Andreessen Horowitz, fondata da Marc Andreessen e Ben Horowitz, è un’entità mitica dentro la Silicon Valley. E’ la compagnia che ha messo i suoi soldi in tutte le “big thing” della tecnologia, da Facebook a Twitter a Groupon, e che non ha (quasi) mai sbagliato un colpo. Se Andreessen e Horowitz investono in una start-up è quasi fatta, non solo perché alla compagnia arriveranno finanziamenti sostanziosi, ma anche perché l’investimento è il sigillo del fatto che due talenti con un portafogli profondo e un intuito fenomenale hanno deciso di credere nel progetto. Il sigillo è arrivato anche per BuzzFeed, ed è la prima volta per una compagnia di informazione. Il mercato è in declino, i lettori fuggono, e anche su internet i player tradizionali faticano a trovare il modo di mettere insieme giornalismo online sostenibilità economica – peggio ancora se la sostenibilità vorrebbe essere coniugata con il giornalismo di qualità. Dal New York Times all’ultimo dei blog locali tutti sono in cerca del modello, del segreto per stare su internet e fare profitti, perché se anche il Times con i suoi investimenti colossali riesce sì ad aumentare i lettori sul web ma riduce i profitti, allora non c’è speranza per nessuno.
Così i milioni di Horowitz per BuzzFeed sembrano quasi un’investitura, perché se anche gli “angel investor” della Silicon Valley ci credono vuol dire che forse il modello è arrivato, e tra tutti i numeri della compagnia (visite, guadagni, organico, tutto in aumento) il più impressionante è quello del suo valore totale. Dopo l’ultimo giro di raccolta fondi BuzzFeed vale 850 milioni di dollari, più di tre volte la cifra che Jeff Bezos, il fondatore di Amazon, ha usato l’anno scorso per comprare il Washington Post. Il fatto, ha detto Chris Dixon, dirigente di Andreessen Horowitz, è che BuzzFeed ha capito come funziona internet: “Molte delle grandi compagnie di informazione di oggi sono state costruite sulla base delle tecnologie emergenti. Per esempio Time fu costruita sulla stampa a colori, Cbs sulla radio, Viacom sulla tv via cavo. BuzzFeed prende sul serio internet e la tecnologia”. Da qui arrivano la viralità portata agli estremi, la capacità impressionante di ottenere visite dai social media, la sperimentazione di nuove forme.
BuzzFeed ha i soldi e ha il “modello”, si prepara a grandi cose e vuole diventare un membro affermato del mondo dei media. Per farlo, tra l’altro, ha cancellato di recente quasi 5.000 vecchi articoli, perché non rispettavano più gli “standard editoriali” – forse troppo frivoli, forse troppo poco rigorosi, come quelli del redattore Benny Johnson, licenziato lo scorso mese per plagio. A dare la notizia della cancellazione di massa è stato Gawker, uno dei siti (abili, feroci, bravi con i motori di ricerca, non con i social, e questo è uno spartiacque con la nuova generazione) che prima del “modello BuzzFeed” erano stati indicati come modelli a loro volta. Tra Gawker e BuzzFeed è in corso una battaglia che va avanti da oltre un anno, è iniziata quando il responsabile della cultura di BuzzFeed ha detto che il sito non avrebbe ospitato stroncature di libri ed è continuata con infinite schermaglie, ma riguarda, in fondo, i modelli editoriali. BuzzFeed è una mera macchina da click, pericolosa perché viralità e verità non sempre vanno insieme, dicono Gawker e molti altri critici. BuzzFeed intanto aumenta i reportage seri, macina visite e si gode i milioni di Horowitz.
Il Foglio sportivo - in corpore sano