L'economia europea rallenta. Si blocca anche la Germania
La Bce avvisa: "continua una ripresa moderata e disomogenea dell'economia dell'area dell'euro, servono riforme strutturali".
L'economia europea rallenta: è quanto emerso dal bollettino mensile della Bce La decrescita dello -0,2 per cento del pil della Germania nel secondo trimestre e la stima invariata per il prodotto interno lordo francese nello stesso periodo, stanno per il momento frenando il tentativo di recupero economico europeo.
"Le informazioni recenti, compresi i dati delle indagini congiunturali disponibili per luglio, restano coerenti con l'aspettativa del Consiglio direttivo circa il protrarsi di una ripresa moderata e disomogenea dell'economia dell'area dell'euro". La Banca Comune Europea sottolinea inoltre come i rischi per le prospettive economiche dell'area "restano orientati al ribasso", soprattutto a causa dei "maggiori rischi geopolitici e dell'andamento nei Paesi emergenti e nei mercati finanziari mondiali che potrebbero influenzare negativamente le condizioni economiche".
Rallentamento certo, ma non crisi irreversibile. La Bce infatti ha spronato i governi a portare a termine quelle riforme strutturali, che potrebbero essere in grado di rianimare una "domanda interna inferiore alle attese".
Alcune buone notizie arrivano dal mercato del lavoro dell'Eurozona. Il tasso di disoccupazione europea infatti è calato, nonostante "la disoccupazione resti elevata e la capacità produttiva inutilizzata permane nel complesso notevole".
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