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Combattenti della Brigata di Misurata combattono a Bengasi, nei pressi dell'aeroporto internazionale (Foto Ap)
Usa, Italia, Germania, Francia, e Gran Bretagna chiedono il cessate fuoco in Libia
Ferma condanna degli scontri in atto a Tripoli e Bengasi.
Usa, Italia, Germania, Francia e Regno Unito hanno rivolto un appello a tutte le parti impegnate negli scontri in corso in Libia per un cessate il fuoco immediato e l'apertura di un dialogo politico. Lo riferisce il Dipartimento di Stato americano in un comunicato. I governi dei cinque paesi occidentali condannano gli scontri in atto a Tripoli e Bengasi e in tutto il paese, esprimendo preoccupazione per l'aumento del numero delle vittime e degli sfollati e per la situazione sanitaria in alcune zone. "Non può essere la violenza - si legge nella dichiarazione - lo strumento per risolvere le differenze di carattere ideologico o per perseguire obiettivi politici". Solo "un dialogo politico potrebbe rendere la Libia un paese sicuro, libero e democratico", continua il comunicato.
"Torniamo quindi a chiedere un immediato cessate il fuoco e a tutte le parti coinvolte nel conflitto di iniziare un dialogo politico pacifico e riconoscere l'autorità del Parlamento eletto dal popolo libico. Siamo in costante contatto con la missione dell'Onu in Libia e sosteniamo fermamente gli sforzi per raggiungere una tregua e mettere fine allo spargimento di sangue. Invitiamo tutte le parti a rispondere positivamente e senza ritardi", conclude la dichiarazione congiunta.
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