Controffensiva americana in Iraq. Si arresta momentaneamente l'avanzata del califfato

Redazione

Il primo aereo italianocon aiuti umanitari è atterrato nello stato mediorientale. Nella notte altra strage di yazidi a opera dei terroristi islamici.

L’offensiva dei caccia americani contro gli avanposti dello stato islamico in Iraq si sta concentrando nei pressi della diga di Mosul sul fiume Tigri, tra le più grandi del Paese e finita nelle mani dei jihadisti dopo che i combattenti Peshmerga curdi si erano ritirati. Gli Stati Uniti inoltre tramite aerei-droni stanno controllando lo spazio aereo alle pendici del Sinjar.

 

In  mattinata undici jihadisti sono stati uccisi e otto feriti in un raid di droni americano contro le postazioni dell’Is a Mosul. Lo rendono noto fonti curde nel ministero dei Peshmerga citate dall'agenzia irachena Nina. Il portavoce del ministero, Hulkard Hikmet, ha detto che l'attacco è stato effettuato in coordinamento con le forze curde e con quelle dell'esercito di Baghdad.

 

Nella notte invece i terroristi islamici in un’offensiva nel villaggio di Kojo, presso Sinjar, hanno ucciso almeno 80 uomini e rapito 100 donne, che sono state portate con ogni probabilità nei villaggi nei pressi di Mosul, durante un attacco alla minoranza yazida nel nord dell'Iraq. Lo riferiscono il governo curdo e un leader religioso yazida alla Cnn.

 

Intanto un C-130 dell'aeronautica militare è atterrato in Iraq con i primi aiuti italiani per la popolazione irachena. Ieri il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, aveva infatti detto che erano due i voli previsti per oggi, che devono trasportare "soprattutto acqua, cibo, biscotti proteici, tende e sacchi a pelo" per i profughi costretti a fuggire dalle loro case davanti all'avanzata dei jihadisti dello Stato islamico (Isis) nel nord dell' Iraq.

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