Terra chiama Russia, rispondete

Redazione

Il problema centralissimo di comunicare con un Cremlino sordo

C’è stato un momento ieri, durante una delle attività di routine della Stazione spaziale internazionale, che spiega più di qualunque analisi geopolitica l’attuale rapporto tra la Russia e il resto del mondo. Si dice che dentro la stazione spaziale, cittadella che orbita nello spazio dal 1998, simbolo della cooperazione scientifica post Guerra fredda, non siano mai entrati i problemi politici della terra. O quasi. Ieri i due russi attualmente residenti nello spazio, i cosmonauti Alexander Skvortsov e Oleg Artemyev, sono usciti dalla stazione per un’attività extraveicolare. Gli scienziati della Nasa, dalla terra, gli davano disposizioni in americano. I due cosmonauti, però, parlavano tra di loro in russo, e ogni tanto la voce più nitida sulla terra ripeteva: “Oleg? Can you hear me?”, puoi sentirmi? e dallo spazio si sentiva solo un confuso, quanto seccato: “Da… da”, “sì, sì”. E’ forse così che il presidente russo, Vladimir Putin, deve condurre i colloqui con i leader occidentali che tentano di negoziare un cessate il fuoco incondizionato con l’Ucraina. Ma ieri, mentre a Berlino i rappresentanti di Ucraina, Russia, Francia e Germania discutevano, un pullman carico di rifugiati proveniente dalla regione di Lugansk, dove da sedici giorni i separatisti filorussi conducono una battaglia con i soldati di Kiev, è stato colpito da un razzo. Il numero di morti è imprecisato, Kiev ha accusato i filorussi che però negano ogni responsabilità.

 

Il cancelliere tedesco, Angela Merkel sabato prossimo sarà in Ucraina a cercare una soluzione per far uscire l’Europa dalla crisi con Mosca e dall’effetto boomerang delle sanzioni. Ieri Bruxelles ha fatto sapere di aver introdotto delle misure di emergenza per le società agricole particolarmente colpite dal divieto di importazione imposto da Putin dei prodotti europei, divieto adottato all’inizio del mese per rispondere alla decisione dell’Ue di imporre sanzioni economiche sulla Russia per il suo ruolo nella crisi ucraina. Centoventicinque milioni di euro fino alla fine di novembre per compensare gli agricoltori. La Terra chiama la Russia, chiede di comunicare, ma per ora il Cremlino resta chiuso nel suo bozzolo siderale.

Di più su questi argomenti: