Wu Shuoyan, marito di Jin Zhongqing, con il figlio di 7 anni

Dio è la moglie del capo. Nella Cina dei culti segreti ce n'è uno violento

Redazione

Dall’uccisione di Wu Shuoyan, che è avvenuta lo scorso 28 maggio, il governo cinese ha messo in atto una repressione feroce contro gli adepti del Fulmine dell’est.

Roma. Un gruppo di uomini entra in un McDonald’s a Zhaoyuan, provincia dello Shandong, Cina dell’est. Appartengono a un culto religioso conosciuto come Fulmine dell’est, Dongfang Shandian, o come Chiesa di Dio onnipotente, Quanneng Shen Jiaohui. Chiedono i numeri di telefono di tutti i clienti del locale, vogliono avere i loro contatti per convincerli a entrare nella loro setta. Sono sbrigativi, insistenti. Wu Shuoyan, una donna di 37 anni, si rifiuta di dare il suo numero. Inizia a litigare con gli uomini, la discussione si accende, loro perdono il controllo, si convincono che se la donna non vuole entrare nella loro chiesa deve essere uno spirito maligno. Uno degli uomini trova un manico di scopa d’acciaio e inizia a colpire Wu. Gli altri le danno calci e pugni. “Vai all’inferno, demonio”, urla l’uomo con il manico d’acciaio, “non ritornerai nella prossima reincarnazione!”. Gli uomini del Fulmine dell’est minacciano gli altri clienti del locale, dicono che chi cercherà di aiutare il demone sarà ucciso. Quando arriva la polizia cinque uomini e un minorenne stanno ancora colpendo Wu, che morirà un’ora dopo. “Era un demonio”, dirà ai giornalisti uno degli assassini, Zhang Lidong. “Era uno spirito malvagio”.

 

Dall’uccisione di Wu Shuoyan, che è avvenuta lo scorso 28 maggio, il governo cinese ha messo in atto una repressione feroce contro gli adepti del Fulmine dell’est. Negli scorsi giorni i media di stato di Pechino hanno annunciato l’arresto di quasi mille membri della setta, accusati di aver “violato la legge con la scusa della religione”. Gli uomini del Fulmine dell’est hanno truffato e derubato, soprattutto hanno provocato “numerosi” suicidi e omicidi, compresi quelli dei loro famigliari. Il Fulmine dell’est è una setta millenarista fondata all’inizio degli anni Novanta da Zhao Weishan, un predicatore che si convinse che la fine dei tempi fosse prossima, e che Gesù si fosse reincarnato nella ragazza che in quel periodo era la sua amante, e che in seguito sarebbe diventata sua moglie, Yang Xiangbin. La setta è stata resa illegale nel 1995, si dice che Zhao e Yang a un certo punto siano fuggiti in America, ma abbiano continuato a dirigere il loro culto. Membri del Fulmine dell’est hanno commesso omicidi e rapimenti, una loro tecnica è quella di “rubare” fedeli alle chiese cristiane o di ispirazione cristiana con il ricatto e la minaccia, e si ritiene che oggi gli adepti della setta siano quasi un milione. Nel 2012 a centinaia scesero in strada a manifestare, convinti che il mondo sarebbe finito il 21 dicembre (il giorno della “profezia maya”). Per il Fulmine dell’est, il Partito comunista cinese (il “Grande drago rosso”) è una delle incarnazioni di Satana, e per combatterlo i suoi adepti usano metodi da organizzazione segreta, si presentano tra loro con soprannomi per non tradirsi se arrestati, sono riservati fino alla paranoia.

 

Dopo la repressione maoista, la Cina ha riscoperto la religione da poco tempo. Lo stato vuole continuare a controllare il culto, e le sette come il Fulmine dell’est sono il frutto di un mondo spirituale che si è sviluppato nell’ombra, dove ogni casa è potenzialmente una chiesa e dove tutti, dai cristiani cattolici agli invasati del Fulmine, devono nascondersi dai funzionari del Partito. Ma Pechino teme la setta fondata da Zhao Weishan più delle altre, secondo un documento del 2002 citato di recente da Vice il governo temeva che il Fulmine dell’est si fosse “infiltrato negli alti livelli del Partito” e raccomandava di “schiacciare la setta silenziosamente”. Qui c’è un cortocircuito, perché è quello che Pechino cerca di fare con tutti i culti religiosi che non si piegano al suo volere. Così anche i pazzi del Fulmine dell’est hanno la risposta pronta quando i giornalisti cercano di parlare con loro. Ci perseguitano perché crediamo nel vero dio, dicono. Che è una donna, si chiama Yang ed è la moglie del capo.

Di più su questi argomenti: