Cala la fiducia delle imprese tedesche (Foto Ap)

In Germania cala la fiducia delle imprese

Redazione

L'indice Ifo si attesta a 106,3 punti, in ribasso rispetto alle aspettative.

L'economia tedesca ancora in affanno: dopo la frenata del pil che ha segnato un -0,2 per cento nel secondo trimestre dell'anno, scende per il quarto mese consecutivo l'indice di fiducia delle imprese, ai minimi da 2013. L'indice Ifo, che registra appunto il sentimenti delle aziende tedesche, si attesta a 106,3 punti, meno di quanto ci si aspettasse. In calo anche l'indice che misura la situazione corrente, che passa dai 112,9 punti di luglio ai 111,1 del mese in corso. A pesare, secondo gli economisti dell'istituto di Monaco, è soprattutto la crisi ucraina e il braccio di ferro delle sanzioni Russia-Ue che sta pericolosamente incidendo sull'andamento dell'export delle imprese di Berlino, particolarmente esposte verso Mosca.

 

E se il presente non è roseo la svolta non è dietro l'angolo: secondo Klaus Wohlrabe, economista dell'Ifo, nel terzo trimestre dell'anno la crescita del pil tedesco sarà vicina allo zero. Sull'intero 2014, secondo Wohlrabe, la crescita tedesca dovrebbe attestarsi a +1,5 per cento, contro un aumento atteso del 2 per cento. I consumi comunque reggono, segnala l'Ifo e l'economia tedesca resta ancora "lontana dalla recessione". L'economista dell'Ifo conferma che la frenata tedesca è da imputarsi principalmente alla crisi ucraina, difficile da quantificare, e soprattutto alle sanzioni di Mosca, che hanno limitato il giro d'affari delle imprese: le aziende tedesche che hanno stretti legami con la Russia sono molto pessimiste.

 

In particolare, secondo quanto emerge dall'analisi dell'Ifo, sia il gruppo Henkel che il colosso della difesa Rheinmetall hanno tagliato le loro previsioni di profitto per i prossimi mesi proprio a causa della crisi ucraina e delle sanzioni contro la Russia. A preoccupare particolarmente dunque è la frenata dell'export verso Mosca: la percentuale nei primi sei mesi dell'anno e' calata del 15,5 per cento a 15,3 milioni di euro soprattutto sul fronte dei macchinari. E il manifatturiero tedesco teme una ulteriore frenata.

 

La crisi ucraina sta incidendo sull'andamento dell'economia tedesca, ma la Germania si aspetta una "buona" crescita del pil per quest'anno, rassicura dalla Spagna la cancelliera tedesca, Angela Merkel, che incassa una sorta di vittoria alla distanza nei confronti del ministro francese dell'Economia, Arnaud Monteburg che in una lunga intervista al Monde, aveva messo in discussione il rigore tedesco e l'eccesso di austerità propugnato da Berlino. Oggi il primo ministro francese, Manuel Valls ha consegnato al presidente della Repubblica il suo mandato e ci si aspetta entro domani un rimpasto di governo. Senza Montebourg. Niente è cambiato nelle relazioni tra Francia e Germania, le politiche favorevoli alla crescita e all'occupazione restano una priorità, assicura il portavoce della Merkel, che non ha invece commentato la notizia delle dimissioni di Valls, sottolineando che si tratta di una questione interna francese.