Madia dà il via ai tagli dei permessi e dei distacchi nella Pa
Parte il programma di razionalizzazione delle spese per gli statali. Sarà effettivo dal 1° settembre. La Cgil: "Saremo in difficoltà ma continueremo la funzione sindacale". Bonanni: "Basta demagogia".
Dopo la conversione in legge del disegno di legge sulla riforma della Pa, il ministro per la semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia ha firmato lo scorso 20 agosto la circolare (n. 5/2014) in materia di riduzione delle prerogative sindacali nelle Pubbliche Amministrazioni. Vengono così introdotti dei tagli a permessi e distacchi.
Con questa circolare viene disposta, a decorrere dal 1° settembre 2014, la riduzione del cinquanta per cento delle prerogative sindacali nelle pubbliche amministrazioni. Una riduzione che, spiega il ministero, "è finalizzata alla razionalizzazione ed alla riduzione della spesa pubblica".
Entro il 31 agosto, come prevede la circolare, "tutte le associazioni sindacali rappresentative dovranno comunicare alle amministrazioni la revoca dei distacchi sindacali non più spettanti". Nel provvedimento firmato dalla Madia si precisa che il rientro nelle amministrazioni dei dirigenti sindacali oggetto dell'atto di revoca avverrà nel rispetto del contratto collettivo nazionale quadro sulle prerogative sindacali, "nonché delle altre disposizioni di tutela".
"Non sarà certo l'ennesimo taglio dei distacchi sindacali, che peraltro la Cisl non ha contrastato, a risolvere i problemi della Pubblica Amministrazione". Lo dichiara il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, a margine del Meeting di Rimini. "Non ci siamo fasciati la testa nel passato e non ce la fasceremo neanche stavolta, anche se si tratta di diritti sindacali fondamentali in una democrazia. Ma ora basta con la demagogia ed il populismo: ci aspettiamo dal governo che rinnovi i contratti dei pubblici dipendenti fermi scandalosamente da ben sette anni ed un piano trasparente e dettagliato di riforma di tutta la Pubblica Amministrazione da discutere con il sindacato.
"Chiaramente metterà in difficoltà" ma "siamo forti e continueremo ad esercitare la nostra funzione sindacale". Così Michele Gentile, responsabile dei settori pubblici per la Cgil nazionale, commenta il dimezzamento dei permessi e distacchi sindacali. "Non ne abbiamo condiviso le motivazioni e continueremo a non condividerle - ha aggiunto Gentile - ma siamo tenuti ad applicare la legge. E' chiaro che è una misura che mette in difficoltà perché c'è minore possibilità di esercitare una funzione sindacale", però non si deve pensare che "così si riduca la capacità sindacale, anzi aumenterà".
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