La Nato pronta a schierare forze di azione rapida in Europa orientale
Mogherini: "Putin non è più partner dell'Ue per sua scelta". Un milione le persone in fuga dall'Ucraina secondo l'Unhcr.
Alta tensione tra la Nato e Mosca per il progetto di schierare una forza di 'reazione rapida' nell'Europa dell'est. A due giorni dal summit in Galles, la Russia ha accusato l'Alleanza di "esasperare le tensioni" e ha assicurato che agirà di conseguenza, rivedendo la propria strategia militare per far fronte alla "minaccia" di "infrastrutture militari Nato ai confini".
Sul fronte diplomatico, il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, appena designata a capo della diplomazia europea, ha puntato il dito contro Vladimir Putin. "Non esiste più un partenariato strategico fra Ue e Russia per scelta di Mosca", ha accusato Mogherini, "occorre garantire che i membri della Nato dell'Europa dell'est, quelli che hanno una frontiera comune con la Russia, siano sicuri" che "la Nato possa intervenire per garantirne la sicurezza".
Per quanto riguarda le nuove sanzioni nei confronti di Mosca, in mancanza di segnali di 'de-escalation' del conflitto in Ucraina, Mogherini ha spiegato che una decisione sarà presa venerdì. Il nuovo pacchetto di sanzioni che l'Unione europea sta mettendo a punto contro la Russia deve essere considerato come "parte di una strategia che assieme alla pressione cerca anche una via diplomatica", ha precisato il ministro, al termine della presentazione del programma italiano al Parlamento europeo. "Ci auguriamo", ha aggiunto, "che questo possa portare a un cambio di atteggiamento" da parte di Mosca nella crisi ucraina.
Intanto, Mosca ha smorzato i toni: il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha rivolto un appello agli Stati Uniti affinché utilizzino la loro influenza su Kiev per avviare un processo di pace in Ucraina. E dal Cremlino è arrivata una smentita della dichiarazione bellicosa di Putin, pronunciata durante un colloquio con il presidente della Commissione europea, Jose Manuel Barroso: la frase del presidente russo "posso prendere Kiev in due settimane" è stata riferita "fuori dal contesto, con un significato totalmente diverso", ha sottolineato un portavoce del Cremlino.
Al summit in Galles, la Nato darà vita a una forza di reazione rapida forte di 4 mila tra soldati e forze speciali, in grado di essere schierata entro 48 ore in qualsiasi Stato membro dell'Alleanza a sua difesa come una "punta di lancia".
Sul terreno intanto si continua a combattere: 15 militari sono morti in 24 ore di scontri tra esercito e separatisti filorussi e le forze armate di Kiev hanno accusato nuovamente Mosca di sostenere i ribelli con armi e soldati. Secondo l'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr), i combattimenti hanno messo in fuga almeno un milione di persone, con 260 mila sfollati interni all'Ucraina e altri 814 mila cittadini ucraini russofoni che con status diversi si trovano ora in Russia.
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