Perforare i veti degli eco-reazionari
La svolta petrolifera dello sblocca Italia è una medaglia per Guidi
Con il decreto sblocca Italia, approvato venerdì scorso, il governo prevede l’abrogazione della competenza concorrente in materia energetica. Lo stato pretende la piena sovranità su esplorazione, estrazione e approvvigionamento degli idrocarburi per superare i veti degli enti locali, che oggi bloccano troppe iniziative. Si stabiliscono tempi certi per le autorizzazioni (180 giorni) contro i circa 3 anni e mezzo, di media, attuali. E’ uno dei primi tentativi dell’autorità centrale per cercare di sfruttare le enormi risorse italiane di idrocarburi, con l’ambizione di rimediare alla scandalosa condizione per cui la quarta riserva di gas e la terza di petrolio in Europa vengono utilizzate solo per il 2 per cento, contro una media Ue del 12. L’ingiustificata isteria collettiva – vedi il riflesso pavloviano dopo l’incidente del Golfo del Messico nel 2010 o, peggio, le trivellazioni come fantomatica causa del sisma in Emilia Romagna del 2012 –, l’assurda incompatibilità tra turismo balneare e piattaforme offshore, il tutto condito dall’eco-terrorismo dei vari comitati “green” sono responsabili della mancata mobilitazione di risorse, sia del sottosuolo sia economiche. Sono possibili investimenti per 15 miliardi di euro (dice Nomisma Energia, 17 per Assomineraria) se solo si raddoppiasse la produzione, come sancisce la Strategia energetica nazionale, con un beneficio sulla fiscalità per 1,2 miliardi l’anno.
Ci sono progetti bloccati da oltre dieci anni, ergo 10 miliardi di mancati introiti. S’alza già il solito coro di “no” da Basilicata, Sardegna e Puglia – dove arriverà il terminale del gasdotto Tap, opera “sbloccata” – e crescono i mugugni nel Pd; forse preferiscono affidarsi agli approvvigionamenti (instabili) da Libia e Russia per scaldarsi. Si parla tanto di deflazione – “siamo tornati al 1959”, l’ultimo anno di prezzi negativi. Si ricordi allora che erano gli anni della metanizzazione della pianura Padana per dare gas alle industrie in pieno boom. Nel 1974, poi, la scoperta di un giacimento vicino Milano rompeva “la monotonia delle cattive notizie sulla evoluzione della situazione economica e politica del paese”, era “motivo d’orgoglio per la nostra industria” (il Giorno). Il ministro allo Sviluppo Federica Guidi non badi alle “bandiere nere” assegnatele da Legambiente per avere impresso la svolta culminata con lo sblocca Italia: sono tutte medaglie.
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