Obama: "Distruggeremo lo Stato islamico". E Londra valuta l'ipotesi di raid aerei
Il Capo della Casa Bianca spinge per un'alleanza con i paesi arabi della regione. Il ministro degli Esteri Hammnod non esclude l'intervento con raid aerei.
Dopo l'esecuzione del secondo giornalista americano Steven Sotloff da parte dello Stato islamico in Iraq, il presidente americano Barack Obama è intervenuto in conferenza stampa dall'Estonia afermando che il piano di Washington è quello di "distruggere" lo Stato islamico. Obama ha affermato che "gli Stati Uniti non si faranno intimidire" e che i jihadisti "hanno già fallito, qualunque sia il loro obiettivo, perché gli americani provano repulsione per la barbarie". "I loro atti non fanno che unirci per combattere il terrorismo. E coloro che commettono l'errore di minacciare gli americani impareranno che noi non dimentichiamo e che giustizia sarà fatta". Obama ha poi tentato di spiegare la frase rivolta la settimana scorsa in cui asseriva di "non avere ancora una strategia". "Il nostro obiettivo", ha detto, "è evitare che lo Stato islamico rimanga una minaccia per la regione". Per rispondere alla minaccia jihadista, Obama ha anche sottolineato la "necessità di un'alleanza tra i paesi arabi rella regione con il resto della comunità internazionale", creando le condizioni per intervenire con una strategia efficace in Iraq.
Con la minaccia dei jihadisti di essere pronti a uccidere anche il britannico David Haines, la Gran Bretagna sta considerando di alle possibili risposte. Nel video diffuso ieri, il boia, che presumibilmente coincide con lo stesso che decapitò anche l'altro giornalista americano, James Foley, ha minacciato Londra che Haines sarà il prossimo a morire se non porrà fine "all'alleanza malvagia con l'America".
Il ministro degli Esteri britannico, Philip Hammond, ha affermato che il nuovo video dei jihadisti "non cambia nulla del nostro piano strategico". Tuttavia, " se giudicheremo che i raid aerei possano portare benefici", ha aggiunto Hammond, "allora di certo li prenderemo in considerazione". "Al momento però non esiste alcuna decisione al riguardo". Hammond, che ha parlato ai giornalisti al termine di una riunione d'emergenza convocata dal governo, ha confermato che il video è autentico.
"Obama, sono tornato a causa della tua politica estera arrogante nei confronti dello Stato islamico, a causa della tua insistenza nel continuare a bombardare Amerli, Zumar e la diga di Mosul, nonostante i nostri seri avvertimenti". Sono state queste le parole rivolte dal jihadista di Sotloff nel video. Il tono della voce e l'accento britannico hanno permesso di identificarlo con lo stesso che decapitò Foley. "Finché i tuoi missili continueranno a bombardarci i nostri coltelli continueranno a tagliare i colli del vostro popolo", h continuato il "jihadista John". Il 31enne Sotloff, rapito in Siria nell'agosto 2013, era un giornalista freelance. Prima dell'esecuzione, la vittima ha rivolto poche parole in cui affermava di "pagare il prezzo" con la sua vita della politica americana in Iraq.
Intanto, Obama ha aumentato il contingente americano presente in Iraq inviando altri 350 uomini a Baghdad per proteggere l'ambasciata americana. Il presidente americano, oggi in Estonia, domani parteciperà al summit della Nato in Galles in cui gli Alleati tenteranno di convergere su una strategia comune contro lo Stato islamico.
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