Medvedev avvisa l'occidente: "Sanzioni pericolose per la sicurezza globale"
Mosca valuta ritorsioni contro l'Unione europea.
"Le sanzioni economiche contro la Russia avranno conseguenze politiche e questo sarà più pericoloso che le restrizioni imposte sulle forniture". Il premier russo, Dmitry Medvedev, intervistato dal quotidiano Vedemosti, avvisa l'Occidente e minaccia: "Possono infrangere il sistema di sicurezza globale. Ma io spero", ha aggiunto, "che i nostri partner occidentali non permettano che questo accada e che non ci siano dei pazzi tra coloro che prendono le decisioni".
[**Video_box_2**]Le reazioni di Mosca dunque non si faranno attendere se verranno formalizzate le sanzioni decise nel vertice Nato della scorsa settimana a Newport in Galles. "Se ci saranno interventi collegati al settore dell'energia, o ulteriori restrizioni a danno del settore finanziario russo, dovremo rispondere asimmetricamente, sia per quanto riguarda il sorvolo dello spazio aereo russo, si per quanto riguarda le forniture di gas naturale".
Il premier Medvedev inoltre ha ripercorso la storia delle sanzioni sottolineando come queste siano sempre state "un'arma a dopo taglio e il primo a imporre sanzioni alla fine condanna se stesso a restrizioni, e cercando di danneggiare l'altro crea problemi a se stesso". "Vi sono stati molteplici casi di sanzioni nella storia dell'umanità, tanto quelle legittime imposte dall'Onu, che quelle illegittime comminate dagli Stati. Ma di regola, non hanno fatto nulla di buono".
Il primo ministro russo è tornato anche sulla crisi ucraina, sottolineando come pur non essendo la Russia impegnata in prima persona, sarà obbligo morale del Cremlino assicurarsi che il processo che porterà alla pace si possa svolgere nelle migliori condizioni. "Io spero che quanto sta accadendo in Ucraina si possa risolvere al più presto, ma è indispensabile che i leader ucraini dimostrino buona volontà e accolgano le proposte formulate dalla Russia".
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