Cameron fa appello agli scozzesi affinché non distruggano la "famiglia" del Regno Unito
Il premier britannico tenta il tutto per tutto prima del referendum e va in visita in Scozia.
Il premier britannico David Cameron ha chiesto agli scozzesi di rinunciare alla richiesta d'indipendenza e di conservare l'unità di quella che ha definito la "famiglia" del Regno Unito. Lo ha fatto durante la visita in Scozia di oggi, dove si è recato insieme al leader dell'opposizione, Ed Miliband e a Nick Clegg, guida dei Liberaldemocratici. "Non vogliamo che questa famiglia di nazioni venga fatta a pezzi", ha detto Cameron interpellato dal Daily Mail. "Il Regno Unito è un paese prezioso e speciale", ha aggiunto, sottolineando che se gli scozzesi voteranno per la fine dell'unione con la Gran Bretagna, che dura da 307 anni, questa scelta "sarà per sempre".
Finora Cameron era rimasto lontano dal dibattito sull'indipendenza della Scozia, i cui elettori rientrano solitamente nel bacino elettorale della sinistra e su cui, per questo motivo, il premier del centrodestra britannico potrebbe avere ben pochi margini di trattativa.
Il leader dei nazionalisti scozzesi, Alex Salmond, ha espresso commenti sferzanti sulla visita di Cameron, giudicando il suo appello contro l'indipendenza "un gesto dettato dal panico": "Se avessi saputo che veniva in autobus gli avrei fatto pagare il biglietto", ha detto ironicamente Salmond. Il premier, ha continuato il politico scozzese, è considerato uno dei più impopolari leader dei Conservatori di sempre tra gli scozzesi e Miliband uno dei più screditati.
Il voto sull'indipendenza della Scozia, previsto per il 18 settembre, potrebbe portare a una sorprendente affermazione dei favorevoli, dopo che gli ultimi sondaggi li hanno visti in rimonta al 51 per cento contro coloro che invece si oppongono alla secessione da Londra.
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