L'Opcw: cloro usato sistematicamente come arma chimica in Siria
L'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche conferma l'utilizzo del gas tossico contro i civili.
La missione investigativa dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opcw) conferma l'impiego di armi al cloro nel nord della Siria. Tale pratica, secondo la missione, è definita "sistematica e ripetuta". Nel suo secondo rapporto, dopo quello di giugno, l'Opcw dichiara che "le descrizioni, le proprietà fisiche, il comportamento del gas, i sintomi riportati dall'esposizione alla sostanza, così come la risposta dei pazienti alle cure, permettono di concludere con un alto livello di probabilità che il cloro, puro o misto, è la sostanza tossica in questione". Si tratta di un gas altamente infiammabile e tossico, soprattutto se usato in grandi quantità.
Il rapporto aggiunge che le armi chimiche sono state lanciate sui villaggi di Talmanes, al Tamanah e Kafr Zeita, situati nella Siria settentrionale. Lo scorso maggio la missione dell'Opcw aveva tentato di recarsi a Kfar Zeita per effettuare delle rilevazioni ma il suo convoglio era stato attaccato impedendo l'accesso al villaggio. L'Organizzazione ha deciso di condurre ugualmente interviste e di raccogliere testimonianze da fuori il paese. Sono state consultate vittime, fisici, testimoni degli attacchi e sono stati prese in esame le prove video e i bollettini clinici.
Michael Luhan, portavoce dell'Opcw, non si è sbilanciato nel condannare una delle due parti in conflitto, il regime di Bashar el Assad o i ribelli. Tuttavia, le bombe al cloro, considerati il peso, le dimensioni e le condizioni degli involucri metallici, difficilmente sono state lanciate tramite testate missilistiche. L'unica alternativa, quindi, è l'utilizzo di elicotteri, secondo una tesi avvalorata anche dalle testimonianze rilasciate dalle vittime e da diversi testimoni. Gli aerei militari in Siria, almeno fino a maggio, periodo a cui il report si riferisce, erano monopolio del regime di Assad.
Nella gallery fotografica, le foto esclusive di Daniele Raineri pubblicate sul Foglio lo scorso maggio da Kfar Zeita, in Siria, che ritraggono le bombe arruginite e usate contro i civili.
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