Oscar Pistorius (foto LaPresse)

Pistorius, "non fu omicidio premeditato"

Redazione

Domani verrà emesso il verdetto: l'ex atleta rischia sino a 15 anni.

Oscar Pistorius non sarà condannato per omicidio volontario. Con questa decisione, presa dal giudice Thokozile Masip, l'ex atleta sudafricano evita così il rischio dell'ergastolo e potrà quindi essere condannato ad un massimo di 15 anni. "L'accusa non è stata in grado di provare oltre ogni ragionevole dubbio" che l'atleta paralimpico "abbia premeditato l'uccisione della fidanzata Reeva Steenkamp", nel febbraio 2012.

 

Non c'è dunque premeditazione nel gesto di Pistorius, ma "omicidio colposo è un giudizio pertinente", soprattutto alla luce dell'inaffidabilità della testimonianza dei testimoni chiave dell'accusa, ovvero la coppia di vicini che sosteneva di aver sentito un litigio e le urla della fidanzata prima degli spari.

 

[**Video_box_2**]Thokozile Masip ha però spiegato che l'atleta sparò in modo deliberato e non per un incidente, come sostenuto da Pistorius nei 41 giorni di processo sui fatti avvenuti la notte del 14 febbraio del 2013, a Pretoria. Questa conclusione del giudice lascia aperta la possibilità di una condanna per omicidio colposo. Il giudice ha aggiornato a domani mattina alle 9 locali la lettura della sentenza e, prima di ritirarsi, ha effettuato le sue considerazioni valutando "negligente" la condotta di Oscar Pistorius ed "eccessivo l'uso della forza" da parte del campione per rispondere alla minaccia.

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