Pistorius condannato per omicidio colposo
Arriva la sentenza: l'atleta uccise Reeva Steenkamp, ma senza premeditazione.
Oscar Pistorius è stato riconosciuto colpevole di omicidio colposo per la morte della fidanzata Reeva Steenkamp, la notte del 14 febbraio 2013. Lo ha deciso il giudice, Thokozile Masipa, al termine di 41 giorni di di dibattimento. Durante la lettura delle battute finali della meticolosa sentenza, Pistorius è rimasto in silenzio e impassibile in piedi sul banco degli imputati mentre i familiari della vittima sono scoppiati in lacrime. L'atleta rischia ora una condanna fino a 15 anni di reclusione. La sentenza definitiva sarà emessa il prossimo 13 ottobre. Nel frattempo, è stata prolungata la libertà vigilata cui è sottoposto e l'atleta continuerà a risiedere a casa dello zio.
Già ieri, il giudice Thokozile Masip aveva scagionato l'atleta paralimpico sudafricano dall'accuse di omicidio volontario. "L'accusa non è stata in grado di provare oltre ogni ragionevole dubbio" che Pistorius "abbia premeditato l'uccisione della fidanzata Reeva Steenkamp", nel febbraio 2012.
Per il giudice la condanna per omicidio colposo sarebbe motivata dal fatto che l'ex atleta paralimpico ha agito negligentemente e irragionevolmente quando sparò 4 colpi contro la porta del bagno della sua casa di Pretoria uccidendo la fidanzata. Pistorius infatti "pur non sapendo che all'interno c'era Reeva" era però a conoscenza che qualcuno era entrato e proprio per questo avrebbe dovuto chiamare la sicurezza invece di difendersi con le armi.
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