Sulle sanzioni alla Russia gli Usa hanno fretta mentre l'Ue spera che non servano
Oggi i dettagli delle nuove misure restrittive decise dagli Stati Uniti insieme a G7 ed Europa. Mosca: "Decisione incomprensibile".
La Casa Bianca ha annunciato ieri un nuovo round di sanzioni a carico della Russia in relazione alla politica di Mosca in Ucraina. "Ci uniamo all'Unione europea nell'annunciare che intensificheremo le sanzioni coordinate imposte alla Russia in risposta alle azioni illegali in Ucraina", si legge in una nota del presidente americano Barack Obama, diffusa dalla Casa Bianca. "Ho detto fin dall'inizio della crisi che vogliamo vedere una soluzione politica negoziata che rispetti l'integrità territoriale e la sovranità dell'Ucraina", spiega Obama. Per questo gli Stati Uniti insieme agli alleati del G7 e ai partner europei, "hanno chiarito di essere pronti a fare salire il conto pagato dalla Russia". La Casa Bianca applica le nuove misure "alla luce delle azioni per destabilizzare ulteriormente l'Ucraina compiute il mese scorso". Come si legge nella nota, le sanzioni saranno "più profonde e più ampie" e si applicheranno ai settori finanziario, energetico e della difesa. I dettagli sulle misure restrittive saranno resi pubblici oggi.
La Russia ha deplorato la decisione dell'Ue di varare oggi nuove misure punitive a suo carico e il fatto che a Bruxelles "si preferisca parlare la lingua delle sanzioni". "Ci rammarichiamo per la decisione di imporre nuove sanzioni da parte dei paesi dell'Ue - ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov - abbiamo più volte detto che non siamo d'accordo, non capiamo le sanzioni imposte in precedenza e le consideriamo ancora illegali". A suo dire, la mossa dei Ventotto è "incomprensibile e inspiegabile sullo sfondo degli sforzi fatti dalla Russia nei giorni scorsi, come le iniziative di pace promosse dal presidente Vladimir Putin, per fermare lo spargimento di sangue e raggiunger una soluzione pacifica del conflitto nell'Ucraina sud-orientale".
In realtà, la posizione del'Unione europea è stata ancora una volta più cauta rispetto a quella di Washington. Dopo l'approvazione delle misure contro la Russia, ieri Herman Van Rompuy ha chiarito che gli ambasciatori dei 28 paesi dell'Ue entro la fine del mese valuteranno la messa in atto del piano di pace e l’eventualità della revoca se saranno rispettati i patti, "allo scopo di stabilire se modificarle, sospenderle o abrogarle". Van Rompuy ha precisato che "saranno la Commissione Ue e il Servizio europeo per l'azione esterna a compiere la valutazione e ad avere la facoltà di suggerire eventuali modifiche al pacchetto di sanzioni". Il nuovo pacchetto di misure approvato dall'Ue vieta il finanziamento dei debiti delle tre principali società russe della difesa e dei tre principali gruppi dell'energia oltre all'acquisto di azioni e di prestiti obbligazionari con scadenza superiore ai 30 giorni. Inoltre sono state rafforzate le restrizioni nei confronti delle cinque banche pubbliche del Paese: Sberbank, Vtb Bank, Gazprombank, Vnesheconombank e Rosselhozbank).
L'Unione ha inoltre compilato una lista di nuove società miste del settore difesa da aggiungere ad aziende già raggiunte da provvedimenti di sospensione dell'export di beni a uso civile e militare. Altri 24 soggetti sono stati aggiunti all'elenco delle persone già colpite da provvedimenti mirati di congelamento dei beni e di divieto di ingresso nell'Ue: la lista completa comprende quindi 119 persone.
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