Padoan, ecco i tagli al Tesoro
Saltano 139 posizioni dirigenziali e significativa razionalizzazione degli spazi per gli uffici. Il ministro torna sull'articolo 18: "E' un non problema", dice.
Taglio di 139 posizioni dirigenziali e significativa razionalizzazione degli spazi per gli uffici. Sono questi i punti salienti del decreto ministeriale recante l'individuazione delle competenze degli uffici dirigenziali non generali del Mef, che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento rientra nelle iniziative adottate dal Ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, nell'ambito dei programmi di revisione della spesa.
Viene ridefinita l'organizzazione del ministero secondo i seguenti criteri: immediata riduzione di 139 posizioni dirigenziali non generali che passano da 712 a 573 unità; eliminazione di duplicazioni organizzative e sovrapposizioni di competenze; individuazione di criteri per la riorganizzazione e la razionalizzazione dell'articolazione territoriale del Ministero, prevedendo espressamente la necessità di una ulteriore razionalizzazione degli spazi utilizzati, anche mediante la condivisione delle sedi con uffici di altre amministrazioni statali dell'amministrazione finanziaria; soppressione di dieci sedi territoriali a decorrere dal 1° febbraio 2015.
Il ministro è poi tornato sulla questione dell'articolo 18 durante la registrazione della trasmissione 'Porta a porta'. Con una riforma del lavoro che preveda la semplificazione delle forme contrattuali, un legame tra il reddito e la produttività e un ripensamento del sistema degli ammortizzatori sociali "l'art.18 diventa un non problema", ha affermato Padoan. Il ministro ha poi sottolineato che il contratto di lavoro a tutele crescenti, che potrebbe essere uno dei punti della riforma del lavoro, "è un meccanismo per eliminare le discriminazioni che oggi ci sono, e tante, nel mercato del lavoro".
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