Napolitano alle Camere: "Si arrivi a convergenza sulle nomine al Csm"
"Il succedersi senza risultati conclusivi delle votazioni del Parlamento in seduta comune solleva gravi interrogativi". Nel pomeriggio è prevista una nuova seduta a Camere unite.
Giorgio Napolitano ha deciso di intervenire pubblicamente per spronare il Parlamento ad arrivare ad una rapida decisione rispetto all'elezione dei due giudici della Corte costituzionale e dei restanti componenti laici del Csm: "Il succedersi senza risultati conclusivi delle votazioni del Parlamento in seduta comune solleva gravi interrogativi. Che si siano verificati nel passato analoghi infelici precedenti - sottolinea il presidente della Repubblica in una nota - nulla toglie a tale gravità".
[**Video_box_2**]Il capo dello Stato ha invitato così le due Camere a riflettere sul tema dell'elevamento dei quorum necessari per l'elezione dei membri, che in mancanza di accordi tra maggioranza e minoranza parlamentare comportano la paralisi del meccanismo di elezione e il mancato insediamento in primo luogo del nuovo Csm. "Quorum elevati per tali operazioni elettorali in Parlamento - sottolinea Napolitano - implicano tassativamente convergenze sulle candidature e piena condivisione nell'espressione dei voti tra forze politiche diverse, di maggioranza e di minoranza. Ove vengano da parte di qualunque forza politica, o di singoli suoi rappresentanti in Parlamento, e finiscano per prevalere immotivate preclusioni nei confronti di candidature di altre forze politiche o la settaria pretesa di considerare idonei solo i candidati delle propria parte, il meccanismo si paralizza e lo stesso istituto di garanzia rappresentato dal sistema dei quorum qualificati si logora e può essere messo in discussione in senso opposto all'orientamento che ho prima richiamato".
Nel pomeriggio è prevista una nuova seduta a Camere unite per tentare di arrivare a una convergenza. Ieri, dopo l'esortazione del presidente del Senato Pietro Grasso ad arrivare al più presto al risultato per non bloccare il lavoro delle Camere, la votazione non aveva prodotto risultati positivi e non era stato raggiunta la maggioranza richiesta dei 3/5: Violante si è fermato a 526 schede favorevoli (nella precedente votazione ne aveva presi 530), mentre Bruno è risultato in crescita con 544, rispetto alle precedenti 529. Rimane ora il monito di Giorgio Napolitano: "Si rifletta sulle conseguenze del protrarsi di un complessivo nulla di fatto nelle votazioni in corso, che innanzitutto impedisce l'insediamento nel nuovo Csm".
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