Raid francesi in Iraq, mentre Obama ha l'ok del Senato per addestrare gli anti-Assad
L'Eliseo annuncia di aver distrutto i primi obiettivi. La Casa Bianca ottiene consenso bipartisan per il piano di addestramento degli islamisti moderati.
Come annunciato ieri dal presidente François Hollande, aerei francesi hanno concluso con successo le prime missioni aeree in Iraq contro lo Stato islamico. "Questa mattina i nostri aerei Rafale hanno attaccato i primi depositi logistici dei terroristi", ha annunciato Hollande con un comunicato. L'obiettivo nel nord est dell'Iraq è stato distrutto e "nei prossimi giorni" ci saranno nuovi raid, è stato spiegato nella nota.
Nell'ambito della coalizione internazionale voluta dagli Stati Uniti contro lo Stato Islamico, la Francia si è confermata il principale alleato di Washington e ha dichiarato la propria disponibilità a condurre attacchi contro in Iraq. Le operazioni, ha precisato ieri Hollande, saranno limitate a bombardamenti aerei e non prevedono al momento l'invio di truppe di terra. Già nella giornata di lunedì, i Rafale francesi avevano condotto i primi sorvoli in Iraq per individuare gli obiettivi.
Intanto, il Senato americano ha approvato in via definitiva il piano presentato dal presidente Barack Obama per addestrare e armare i ribelli siriani cosiddetti "moderati". Il voto ha visto un'adesione bipartisan al progetto, sostenendo la Casa Bianca. "Quando minacciano i nostri cittadini, quando minacciano gli Stati Uniti o i nostri alleati, non ci dividono, bensì ci uniscono", ha detto Obama ringraziando il Senato per la fiducia.
Nonostante il largo consenso, tra alcuni repubblicani resta preoccupazione per un'iniziativa che potrebbe coinvolgere direttamente gli Stati Uniti nel conflitto in Siria. "Temo che i combattenti saranno più motivati a sconfiggere Assad piuttosto che lo Stato islamico", ha detto Susan Collins, senatrice del Maine.
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