Europa e riforme. Napolitano richiama all'unità per superare la crisi
Il presidente della Repubblica durante l'inaugurazione dell'anno scolastico: "Integrare le energie".
L'Europa deve proseguire lungo il cammino dell'integrazione, rinunciando ai nazionalismi. Lo sottolinea il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano parlando al Quirinale ai giovani riuniti per la cerimonia d'inaugurazione dell'anno scolastico. Per uscire dalla crisi che ha colpito il vecchio continente quindi "ci si deve non già chiudere nei vecchi recinti nazionali e sbraitare contro l'Europa, ma stringerci ancor più in uno sforzo comune, integrare ancor più le nostre energie, in spirito di solidarietà nella grande Europa unita che abbiamo via via costruito in oltre sessant'anni".
"L'Europa - dice il capo dello Stato rivolgendosi ai giovani - è il luogo del vostro futuro e già del vostro immediato domani, e il centro ideale dei valori di modernità e di progresso in cui credere. E oggi che vediamo il mondo, e anche regioni vicine all'Europa, in preda a venti e convulsioni di guerra, di intolleranza, di persecuzione, rendiamo omaggio agli statisti e agli uomini di visione e di azione, che immaginarono un grande continente come l'Europa finalmente liberato da divisioni fatali, da nazionalismi e bellicismi, finalmente in pace con se stesso e con il resto del mondo. Quel progetto di unione e cooperazione pacifica per tutti i paesi e i popoli d'Europa nacque dalle terribili esperienze della prima e della seconda guerra mondiale".
[**Video_box_2**]Il presidente della Repubblica in chiusura del suo discorso fa il punto anche sulla situazione politica del paese, auspicando unità di intenti per uscire dalla crisi: "Confidiamo nella chiarificazione e concretizzazione degli impegni annunciati dal governo per il superamento di situazioni ormai insostenibili, che le politiche del passato non hanno mai risolto".
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