Il nuovo messaggio dello Stato islamico: "Bruceremo le vostre croci"
In un messaggio del portavoce di al Baghdadi arriva per la prima volta l'invito ad attaccare i paesi occidentali "miscredenti". "Non vi sentirete al sicuro nemmeno nei vostri letti".
Per la prima volta lo Stato islamico rivolge un appello affinché i suoi seguaci attacchino "con qualunque" mezzo obiettivi civili e militari dei paesi occidentali. Nel suo messaggio audio, il portavoce del Da'esh (abbreviazione in arabo dello Stato islamico), Abu Mohamed al Adnani al Shami, ha detto che "se puoi uccidere un miscredente americano o europeo - specialmente gli sporchi e infidi francesi, o un australiano, un canadese, o qualunque altro miscredente tra i miscredenti che hanno intrapreso la guerra, compresi i cittadini dei paesi che si sono uniti alla coalizione contro lo Stato islamico, allora conta su Allah, e uccidilo in qualunque modo". Nel caso non sia in grado, il 'vero' seguace di Allah deve almeno "sputare in faccia" al miscredente. "Non ascoltare il consiglio di nessuno", continua il messaggio di Adnani, "e uccidi il miscredente, che sia un civile o un militare, per entrambi valgono le stesse regole". "Colpisci la sua testa con una pietra, o pugnalalo con un coltello, investilo con l'auto, gettalo da un palazzo alto, strangolalo o avvelenano", sono le indicazioni del portavoce del jihad islamico. D'altra parte, spiega con macabro cinismo Adnani, "il sangue dei miscredenti di questi paesi [occidentali] è come quello dei cani, ucciderli non è peccato".
Il Califfato prende di mira soprattutto i paesi che hanno deciso di prestare sostegno agli Stati Uniti nell'ambito della coalizione internazionale e dei raid aerei in Iraq e Siria. "Ne pagherete il prezzo sentendo paura per strada e non vi sentirete al sicuro nemmeno nei vostri letti", ammonisce Adnani. "Perché questi stati si sono uniti contro di noi?", chiede retoricamente Adnani. "Quale minaccia rappresentiamo per un posto distante come l'Australia tale da convincerli a inviare i loro soldati fin qui? Cosa ha a vedere con noi il Canada?", si chiede. Il portavoce di Abu Bakr al Baghdadi invita poi a non prestare ascolto a Barack Obama (definito "il mulo degli ebrei", "più folle di Bush", pensando di poter vincere bombardando l'Iraq) e a John Kerry ("il vecchio non circonciso"). Il segretario di Stato americano aveva affermato che lo Stato islamico è nemico dell'islam, il cui vero messaggio è stato sovvertito: nessuno dei due è "credibile" nell'interpretazione del Corano, rettifica Adnani.
Il portavoce di al Baghdadi ha poi minacciato direttamente Roma e la cristianità: "Conquisteremo Roma, distruggeremo le vostre croci e renderemo schiave le vostre donne", non prima di aver conquistato anche Costantinopoli. Adnani spiega, citando il Profeta, che "prima viene la città di Eraclio" (imperatore bizantino dal 610 al 640 e storico oppositore dei musulmani). I nemici dello Stato islamico sono però presenti anche in Medio Oriente e per questo il portavoce del Califfo incita i combattenti islamici del Sinai a non fermarsi e a continuare la loro lotta contro il presidente Abdel Fattah al Sisi anche in Egitto.
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