Luigi De Magistris oggi in Consiglio comunale (foto LaPresse)

De Magistris: "Resto. Si dimettano i giudici". L'Anm: "Parole inaccettabili"

Redazione

Il sindaco di Napoli non intende lasciare. Grasso chiede l'applicazione della legge Severino.

"La legge Severino è una legge che va applicata. E' stato già fatto nei casi riguardanti altri sindaci e penso che sia inevitabile che sia applicata". Il presidente del Senato Pietro Grasso risponde così ai cronisti che chiedono se la condanna riportata dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris comporti la sospensione dall'incarico istituzionale, nonostante la sospensione della pena. "Poi naturalmente - aggiunge Grasso a margine dell'inaugurazione della fondazione Foqus - ci sarà il seguito dell'appello, dell'impugnazione, che potrà eventualmente dare un contorno definitivo alla vicenda".

 

"De Magistris valuterà al meglio la situazione e sa benissimo che se non lo dovesse fare", ha continuato Grasso, "ci sarebbe comunque un provvedimento da parte del prefetto, non appena si renderà esecutiva la sentenza o si depositerà la motivazione".

 

E anche oggi de Magistris ha ribadito la sua intenzione di non dimettersi nonostante la condanna. "Questa esperienza durerà fino alla fine", ha detto il sindaco di Napoli intervenendo al Consiglio comunale, dove andrà al voto il bilancio di previsione 2014. "Quando si alza il tiro e non ci si piega all'artiglieria pesante, diventa più pericoloso. Ma non abbassiamo la guardia e resistiamo", ha aggiunto. "Mi chiedono di dimettermi dopo questa condanna - ha de Magistris all'Aula - ma, guardandosi allo specchio e provando vergogna, dovrebbero dimettersi questi giudici". De Magistris torna anche su un elemento già evidenziato ieri in un tweet. "C'è uno Stato profondamente corrotto - dice - io sono un uomo delle istituzioni. Le istituzioni però sapranno riparare queste violazioni di legge".

 

Le dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris "esprimono disprezzo per la giurisdizione", rileva l'Anm, definendo "gravi e offensive" le parole di de Magistris sui giudici del tribunale di Roma in relazione alla sentenza emessa nei giorni scorsi nei suoi confronti. Il sindacato delle toghe, con una nota, "pur non entrando nel merito della vicenda", osserva che "le espressioni usate" dall'ex pm, oggi sindaco di Napoli, "vanno ben oltre i limiti di una legittima critica a una sentenza perché esprimono disprezzo verso la giurisdizione. Si tratta - conclude l'Associazione nazionale magistrati - di parole tanto più inaccettabili poiché provenienti da un uomo delle istituzioni che ha per anni anche svolto la funzione giudiziaria".