Dilma verso la riconferma in Brasile. Crollo dell'ambientalista Marina Silva
La presidente uscente, votata dal 41,59 per cento dei brasiliani, affronterà al secondo turno Aecio Neves, del Partito della socialdemocrazia. Per i socialisti solo il 21,32 degli elettori, comunque in salita rispetto alle elezioni del 2010.
Il Brasile conferma la fiducia Dilma Rousseff, ma sarà il secondo turno elettorale a decidere a chi toccheranno gli oneri del governo. Il Partito dei Lavoratori infatti è stato il più votato al primo turno delle elezioni presidenziali raccogliendo oltre 43 milioni di voti (4 in meno rispetto al 2010), ovvero il 41,59 per cento. Lo sfidante di Dilma sarà Aecio Neves, del Partito della socialdemocrazia, battuto per più di 8 milioni di voti, frenatosi al 33,55 per cento del totale.
L'ambientalista Marina Silva, del Partito socialista, che a settembre sembrava la principale minaccia alla rielezione della leader del Pt, si è fermata al terzo posto con poco più di 22 milioni di voti (il 21,32% di quelli validi). Gli altri otto candidati alla presidenza hanno invece ottenuto, complessivamente, solo il 3,55%.
Dei quasi 142 milioni di elettori convocati alle urne, in 27 milioni (intorno al 19%) si sono astenuti. Hanno superato i 6 milioni i voti nulli, mentre quelli in bianco sono stati circa 27 milioni.
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